“Sono molto perplesso sull’ipotesi di eliminare la protezione umanitaria”. “Ha ragione la Chiesa, l’associazione di migranti e sicurezza è suggestiva”. Poi “gli immigrati sono utili” e “chiudere i porti è un’antinomia”. E pure: “Il fatto che non ci siano più ong in mare è un problema”. A poche ore dall’arrivo del decreto immigrazione in consiglio dei ministri, è il senatore M5s e ufficiale della Marina Gregorio De Falco a esporsi e a rivelare i malumori dentro i 5 stelle sul provvedimento. Che comunque, come confermato dal vicepremier Luigi Di Maio, intendono modificare in Parlamento.

De Falco per prima cosa ha dato ragione a Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che sabato 22 settembre ha criticato l’accostamento delle due tematiche nello stesso testo. “Ha ragione. L’associazione è suggestiva, ma la sicurezza è una questione che investe il tessuto sociale italiano. Io penserei, per esempio, a incrementare l’attenzione delle forze dell’ordine per le ‘stese’ di Napoli. La questione della sicurezza non nasce con l’immigrazione. Semmai trova alimento dall’irregolarità”. Nel merito del decreto poi, De Falco si è detto “molto perplesso per l’ipotesi di eliminare la protezione umanitaria. Bisogna ponderare bene questa misura, perché si tratta di un diritto universale. Ma nel dl ci sono anche aspetti positivi”. Ovvero: “Sono d’accordo nell’aumentare il numero dei reati che portano a considerare indesiderabile un immigrato. Mi sembra ragionevole”.

Il senatore 5 stelle è poi andato oltre, parlando della necessità di “riaprire i porti”: “Dobbiamo, oltre che salvare la gente in mare, riaprire i canali di accesso, corridoi umanitari per ridurre la pressione. È inutile costruire dighe. Se la pentola è troppo sotto pressione, prima o poi esploderà”. Alla replica che il governo non sembra andare in questa direzione, De Falco ha replicato: “Il Movimento non va in questa direzione. Molti esponenti sostengono che si debba ridurre la pressione alle frontiere dell’Europa. L’immigrazione è un fatto importante anche per l’economia”. Quindi i migranti sono utili? “Esatto. Utili è una brutta parola, ma è così. L’immigrazione è un fatto importante anche per l’economia”, visto l’invecchiamento del Paese. “Sono d’accordo anche con chi dice che servono aiuti alla natalità. Ma il fenomeno non è di breve momento: non si esaurirà”.

Per De Falco infine “chiudere i porti è un’antinomia. I porti sono porte d’ingresso: non ha senso chiuderle. Serve la massima apertura alle persone, integrandole, e alle cose”. E sulle ong: “Quando il fenomeno immigrazione aumentò, nel 2013, l’Italia mise in campo l’operazione Mare Nostrum. Poi fu interrotta e le navi della Marina militare furono sostituite dalle ong. Il fatto che ora non ci siano più è un problema. A meno che non se ne faccia carico un’organizzazione statale o, meglio ancora, sovranazionale. Tutti noi dovremmo farci carico di questa tragedia. Non c’è un obbligo giuridico, ma c’è una grande responsabilità morale”.

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