Non c’è giravolta nazionale che tenga: in Toscana rimarrà l’obbligo dei vaccini. A deciderlo è stato il consiglio regionale che ha approvato la legge che introduce l’obbligo di dieci vaccini per tutti i bambini tra 0 e 6 anni che quest’anno frequenteranno le scuole materne, gli asili nido o i centri per l’infanzia. La proposta di legge presentata dall’assessore alla Sanità Stefania Saccardi era stata varata dalla giunta regionale già ad inizio 2017 e il consiglio aveva iniziato a discuterne ma nel frattempo era intervenuto direttamente il governo Gentiloni con l’approvazione del decreto Lorenzin. Dopo un anno e mezzo, però, il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli (Pd) ha dovuto tirare fuori di nuovo la vecchia proposta di legge regionale dopo le giravolte del governo gialloverde, che ad inizio agosto aveva rinviato di un anno l’obbligo per poi rimangiarsi la parola con ulteriori emendamenti al decreto Milleproroghe che prevede un rinvio definitivo sulla presentazione dell’autocertificazione per l’iscrizione a scuola. Così la Regione Toscana ha deciso di muoversi in anticipo “annullando” qualunque provvedimento sarà preso a livello nazionale. “Abbiamo fatto uno scatto in avanti che possa essere d’esempio per tutto il Paese” spiega Scaramelli.

La legge toscana prevede l’esclusione dei bambini dalle scuole materne se questi non saranno in regola con le dieci vaccinazioni obbligatorie contro polio, tetano, epatite B, difterite, pertosse, Haemophilus B, morbillo, parotite, rosolia e varicella più i quattro raccomandati contro menigococco B e C, pneuomococco e rotavirus B. Per essere iscritti a scuola o all’asilo, bastano i dieci vaccini obbligatori mentre per quelli raccomandati la Regione prevede delle sanzioni amministrative che andranno a finanziare i corsi di “informazione scientifica sulla efficacia e la sicurezza vaccinale” per i genitori inadempienti che saranno tenuti dalle Usl e dai pediatri. La novità rispetto alla legge varata dalla giunta nel 2017 è l’introduzione di un registro delle reazioni avverse da vaccino per comunicare ai genitori i possibili effetti collaterali e rassicurarli della sicurezza di questi ultimi. A margine e in aggiunta al testo di legge è stato accolto un ordine del giorno di Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia) per “verificare e operare la copertura vaccinale di operatori e insegnanti”: sarà discusso nelle prossime seduto del consiglio regionale.

Secondo il report di fine luglio inviato a tutte le aziende sanitarie toscane, nel 2017 la Regione ha fotografato un trend positivo e di continua crescita delle vaccinazioni a livello regionale: l’anno scorso è stata raggiunta la soglia del 95 per cento di copertura per l’esavalente (ovvero il vaccino unico che protegge da difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B) mentre per il morbillo, la parotite, la rosolia e il menigococco la copertura è passata dall’89 al 93 per cento, sfiorando la soglia di sicurezza del 95. Per quanto riguarda gli inadempienti, invece, dal dicembre 2017 al giugno 2018 il calo è stato dell’11 per cento, dai 127.968 di sei mesi fa ai 114.130 di oggi nella fascia 0-16 anni.

Le ultime sedute del consiglio regionale sul tema vaccini sono state piuttosto accese. Giovedì scorso l’assessore alla Sanità Saccardi ha rivendicato la sua proposta dato che “qualcuno mette in dubbio l’importanza dei vaccini e se non fosse così non saremmo ora a discutere di questa legge” mentre le opposizioni – M5s, Lega e Sinistra Italiana – non si sono dette “contrarie” ai vaccini ma all’obbligo: “Non è una strategia giusta, non lo è mai stata – ha detto il consigliere di Sinistra Italiana Paolo Sarti – produce martiri e fazioni”. Attendista invece la linea della Lega che tramite il consigliere Jacopo Alberti ha votato contro aspettando di capire “cosa succede a livello nazionale”. La votazione si è conclusa con un’ampia maggioranza a favore dell’obbligo: 24 favorevoli (Pd, Fi, FdI e Mdp) e 7 contrari (M5s, Lega e Si). “Questa è la ‘legge dei bambini toscani’ – ha esultato Scaramelli – come fossero stati loro a dettare alle nostre coscienze il fatto di aver scritto una legge che li mette al riparo da molte malattie, mette in sicurezza la loro salute e soprattutto li rende immuni anche dalle paure dei loro stessi genitori”.

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