Un bozzolo di detriti cosmici si sta espandendo dalle due stelle di neutroni che 130 milioni di anni fa si sono fuse generando sia un’onda gravitazionale sia segnali come raggi gamma, onde radio e raggi X, giunti sulla Terra nel 2017 e osservati per la prima volta dalla nuova astronomia basata sull’analisi di messaggeri cosmici diversi, la cosiddetta astonomia multimessaggero. Il fenomeno, pubblicato sulla rivista Nature, è descritto nella ricerca coordinata dall’Università di Tel Aviv, con Kunal Mooley, e condotta in collaborazione con l’americano National Radio Astronomy Observatory (Nrao) e il California Institute of Technology (Caltech).

Il bozzolo è stato prodotto in seguito alla collisione fra le due stelle di neutroni, quando i due getti di materia che si sono liberati hanno incontrato i detriti generati dall’impatto.  Lo studio si basa sulle analisi dei segnali radio emessi dalle stelle di neutroni e intercettati dai radiotelescopi americani Very Long Baseline Array (Vlba), Karl Jansky Very Large Array (Vla) e Robert Byrd Green Bank Telescope (Gbt). Le stelle di neutroni sono relitti cosmici di stelle che, esaurito il combustibile nucleare, esplodono come supernovae. La loro materia è così densa che un suo cucchiaino ha una massa di 1 miliardo di tonnellate, quasi quanto 170 milioni di elefanti. Secondo gli autori, la collisione tra le stelle di neutroni ha prodotto un buco nero, la cui enorme attrazione gravitazionale ha portato la materia circostante a precipitare al suo interno, formando un disco. È questo sistema che, come un grande acceleratore, ha poi proiettato nello spazio i due getti.

Lo studio su Nature

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