La Spagna è il Paese europeo in cui arrivano più migranti. Gli ultimi dati aggiornati al 3 agosto dell’Unhcr parlano di più di 27mila nel 2018. A fronte dell’alto flusso, Madrid sta istituendo una centrale operativa di comando per gestire l’emergenza estiva. Il premier Pedro Sanchez ha annunciato che l’unità coordinerà la risposta della Spagna alle migliaia di migranti che ogni mese si riversano sul suo territorio. Sanchez ha poi riferito che suo governo sta portando avanti trattative con il Marocco da dove i trafficanti di esseri umani prendono i migranti per portarli in Europa attraversando il Mediterraneo.

Un’intenzione ribadita nel comunicato congiunto del commissario all’immigrazione Dimitris Avramopoulos e del governo spagnolo, in cui è stata sottolineata “l’importanza di una partnership ampliata con il Marocco” sulla migrazione. La Commissione Ue “continuerà a mostrare solidarietà alla Spagna, che ha dato prova di un esemplare spirito europeo nell’affrontare la sfida migratoria”, scrive la Commissione. Bruxelles “sostiene gli sforzi di Madrid per sviluppare una risposta efficace all’aumentato numero di arrivi nei mesi scorsi e per proteggere la frontiera esterna dell’Ue, in particolare le coste dell’Andalusia“.

Tornando ai dati dell’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, tutti i migranti che arrivano in Spagna partono infatti proprio dal Marocco per arrivare nella regione autonoma sulla costa meridionale. In circa 23mila sono arrivati via mare da gennaio ad oggi, mentre altri quasi 4mila via terra, passando attraverso l’enclave spagnola in Marocco di Ceuta e Melilla. In tutto 27614 migranti, contro i circa 18mila giunti in Italia.

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