Caos, bagarre e scontri in Aula dopo il minuto di silenzio per ricordare le vittime della strage di Bologna. Il motivo? La provocazione della deputata di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti, secondo cui la strage di Bologna non è stata una strage di matrice fascista e l’azione dei giudici è stata “prigioniera di logiche ideologico giudiziarie“. Tutto nonostante le sentenze passate in giudicato.
Parole che hanno scatenato la reazione dai banchi del Pd e della sinistra di Liberi e Uguali, tra proteste veementi e gesti plateali. Lo stesso Pier Luigi Bersani, ex segretario dem e oggi deputato di LeU, ha ricordato “alla collega” quei giorni e chi difese la “democrazia, la Costituzione”.
A replicare stizzito Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, che si è scagliato a sua volta contro Bersani: “Se qualcuno pensa che c’è una forza democraticamente eletta che ha causato le stragi deve dirlo, sarebbe come se io accusassi la forza politica di Bersani di aver rapito Moro”, ha attaccato Donzelli, scatenando ulteriori polemiche dai banchi della sinistra.
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