Aveva tentato di sfuggire ai suoi killer, riparandosi dietro a un furgone. Ma lo hanno raggiunto lo stesso, ammazzandolo a colpi di pistola davanti alla chiesa madre del paese. Si torna a sparare a Favara, in provincia di Agrigento, dove Emanuele Ferraro è stato ammazzato in pieno centro, in via Diaz. Secondo indiscrezioni l’omicidio – una vera e propria esecuzione – è legato alla faida sull’asse Favara-Liegi nella quale sono coinvolti gruppi che gestiscono un traffico internazionale di stupefacenti. Ferraro, 41 anni, era indagato per un tentativo di omicidio.

La faida tra la Sicilia e il Belgio è cominciata il 14 settembre 2016 con un agguato in un condominio di Liegi dove è stato ucciso Mario Jakelich, 28 anni, di Porto Empedocle, altra città in provincia di Agrigento.. I killer hanno anche ferito Maurizio Di Stefano, pure lui originario di Favara. Dove un mese dopo è stato ucciso Carmelo Ciffa. Poi, il 5 maggio 2017,  Carmelo Sorce è stato abbattuto da una raffica di kalashnikov all’uscita dal suo ristorante nella città belga. Le stesse identiche modalità replicate a Favara 15 giorni dopo, il 23 maggio 2017, per provare ad assassinare il panettiere Carmelo Nicotra, che però è sopravvissuto all’agguato. Per quell’agguato fallito che Ferraro era finito indagato con l’accusa di essere tra i componenti del commando.

Articolo Precedente

Strage di via d’Amelio, chiusa l’inchiesta sul depistaggio: “Tre poliziotti imbeccarono il falso pentito Scarantino”

next
Articolo Successivo

Mafia, l’arcivescovo di Palermo: “Dalla Chiesa omissioni nella lotta a Cosa nostra. Dobbiamo chiedere perdono”

next