“Gli immigrati? In Svizzera li fanno amministratori delegati, qui gli spariamo. Ognuno ha gli immigrati che si merita”. Beppe Grillo torna in televisione, intervistato in esclusiva per “Kronos-il tempo della scelta”, programma che andrà in onda venerdì 16 alle 21.20 su Rai2. E parla di immigrazione, accennando anche all’attentato di Macerata contro i neri. “Lì, a Ginevra, hanno una penetrazione del 40 per cento, non ci fanno più caso! Vedi gente di tutti i colori. Il mondo sta cambiando alla velocità della luce e noi parliamo ancora di bloccare, di fare. Dobbiamo controllare i flussi e renderci conto”. E ancora: “Lì il presidente della più grande multinazionale del mondo, la Novartis, credo sia indiano o pakistano; il più grande banchiere della seconda banca d’Europa, Credit Suisse, è senegalese. Ormai la società futura, quella di mio nipote e di tuo figlio, sarà una città meticcia, c’è già un milione di ragazzi nati da matrimoni misti di Erasmus”.
Grillo affronta naturalmente anche il tema elezioni: “I programmi si somigliano tutti, prendono per il culo anche noi perché più o meno abbiamo tutti gli stessi programmi, no? Tutti: destra e sinistra. Però, la gente deve capire che è una guerra di sopravvivenza: istinto di conservazione contro la ragione e contro il futuro. Cioè, l’istinto di conservazione di un mondo che sta sparendo”. “Se gli anziani come me si rendessero conto che il gesto da fare non è rivolto verso le loro pensioni, ma verso i loro nipoti, i loro figli, la generazione futura, allora potremmo cambiare”, continua Grillo. E conclude: “Magari ci metteremo 10 anni, 20 anni, ma il seme lo mettiamo adesso”.