L’incontro a casa Boschi tra i vertici di Etruria e Veneto Banca ci fu. E tra i presenti c’era anche Maria Elena Boschi, in quel momento ministra delle Riforme del governo di Matteo Renzi. A confermare lo scoop del Fatto Quotidiano davanti alla commissione parlamentare sul sistema bancario è uno dei protagonisti di quel summit: Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca (leggi l’articolo). “Il ministro Maria Elena Boschi partecipò a un incontrò con i vertici di Banca Etruria e di Veneto Banca nella casa di famiglia ad Arezzo nella Pasqua del 2014, per un quarto d’ora, nel quale non proferì parola, dopo di che si alzò e andò via”, afferma Consoli, accusato di aver ostacolato la Vigilanza. Ma c’è solo l’incontro del 2014. A legare Consoli alla famiglia di Laterina ci sono anche alcune telefonate più recenti: risalgono al 3 febbraio 2015, subito dopo il decreto legge varato dal governo Renzi per la trasformazione delle banche popolari in Spa, Etruria compresa; e una settimana prima del commissariamento della banca di Arezzo. Boschi era già vicepresidente dell’istituto di credito e cercava un salvatore. Per questo si rivolge a Consoli, impegnato a sua volta nel tentativo di alleggerire l’attenzione di Bankitalia su Veneto Banca e in cerca di sostegni politici a Palazzo Chigi. E Boschi lo rassicura. Con queste parole: “Domani in serata se ne parla, io ne parlo con mia figlia, col presidente domani e ci si sente in serata”. Il presidente ovviamente è Matteo Renzi. Del resto, l’aveva annunciato in una telefonata precedente avuta con Vincenzo Umbrella, direttore della sede fiorentina di Bankitalia. Dice Consoli: “Io chiamo Pier Luigi e vedo se mi fa, mi fissa un incontro, anziché con la figlia, direttamente col premier”

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