La ‘mossa del cavallo’? La nostra non è una lista di sinistra, ma una lista civica dalla parte del popolo. E infatti si chiama ‘Lista del popolo'”. Esordisce così, ai microfoni di Ho scelto Cusano (Radio Cusano Campus), il giornalista-saggista Giulietto Chiesa, che spiega l’iniziativa politica sua e dell’ex pm antimafia, Antonio Ingroia. “Vogliamo sottolineare subito che noi non siamo tra quelli che strillano contro il populismo” – continua – “Siamo dalla parte di quelli che stanno sotto e vogliamo batterci con loro contro quelli che stanno sopra. Facciamo un discorso rivolto a tutti i cittadini perché la Costituzione sia finalmente attuata. Non porteremo in Parlamento dei protestatari, ma gente che ha un programma serio e preciso. Facciamo già paura. Facciamo paura anche a Repubblica che stamattina ci prende in giro in prima pagina. Si rendono conto che se riusciamo a portare in giro le cose che diciamo ci saranno parecchi scossoni in Italia”. E aggiunge: “Con Ingroia ci siamo trovati sulla valutazione che l’Italia sta andando a picco e bisogna fare qualcosa. Con lui sono andato a prendere un caffè insieme e ci siamo chiesti: ‘Chi sono quelli che possono cambiare le cose?’ Le principali tre forze in Italia sono: Renzi che va a picco nel nulla. Poi c’è la vecchia destra, guidata da un uomo ormai passato di moda come Berlusconi, che si mette d’accordo con la Lega che è il nulla dal punto di vista intellettuale e politico. E infine” – continua – “c’è il M5S, che sta andando in braccio all’impero. Abbiamo visto il nuovo capo Di Maio che, violando tutte le loro regole, va negli Stati Uniti a inchinarsi di fronte all’impero per dire che sono dalla loro parte. Se il panorama è questo è chiaro a tutti che mezza Italia non va a votare. Quindi, abbiamo deciso di fare un tentativo di risvegliare un pezzo d’Italia, quello che al referendum sulla Costituzione ha votato No, nonostante tutti i giornali e le tv al servizio del potere”. Chiesa rincara sui 5 Stelle: “Io non dico che siano tutti farabutti nel panorama politico e infatti alleanze le faremo con qualcuno che ha un programma. Purtroppo il M5S non ha un programma, io ritengo che andrà indietro alle prossime elezioni, nonostante tutti i sondaggi che non corrispondono con i miei sondaggi personali. Andrà indietro, perché sta abbandonando tutti i suoi fondamentali. E’ diventato un partito” – prosegue – “guidato da un signore, che è un incompetente palese, il quale non ha nessuna esperienza politica e nessuna dignità politica. Questa mattina mi trovavo a rispondere alle mail dei più inviperiti fanatici 5 Stelle e gli ho scritto: ma secondo voi Di Maio rappresenta il M5S? Perché, se vi va bene Di Maio che decida la linea, eletto con uno scarsissimo consenso, per carità fate come volete, ma io con questa gente qui non so come discutere”

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