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Napoli, quattro ore d’attesa in codice rosso. Denuncia per morte di un 23enne

Un'attesa forse fatale per un giovane che resta per ore in balia di un trasferimento dal Pronto Soccorso del Loreto Mare. La denuncia del responsabile della struttura. Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità: "Il direttore dell’ospedale avvi un’indagine interna per fare luce sulla gravissima vicenda"
Napoli, quattro ore d’attesa in codice rosso. Denuncia per morte di un 23enne
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Ventitreenne ricoverato in codice rosso al Loreto Mare di Napoli attende per quattro ore il trasferimento e muore il giorno dopo. A denunciarlo è il responsabile del Pronto Soccorso. “Ritardata assistenza a paziente in grave pericolo di vita. Libera interpretazione di percorsi assistenziali ed indisponibilità da parte del personale infermieristico a seguire le disposizioni di accompagnamento fuori sede”. Questo si legge nella denuncia del dottor Alfredo Pietroluongo in riferimento alla vicenda accaduta tre giorni fa, iniziata con un giovane ricoverato in codice rosso alle 21.46 in seguito ad un incidente stradale con “politrauma e sospette fratture multiple”.

Le indagini radiografiche e la Tac – si legge nella denuncia postata su Fb dal consigliere regionale dei Verdi in Campania Francesco Borrelli – confermano le fratture ma le condizioni peggiorano tanto da costringere il ricovero in Chirurgia con prognosi riservata ed imminente pericolo di vita. “All’1.45, venuto a conoscenza del fatto che il paziente era in attesa da circa due ore di essere trasportato in altro presidio per eseguire una angioTAC” si legge ancora, il medico apprende che non c’era accordo tra gli infermieri su chi dovesse provvedere al trasporto. “Alle 3.30 – si legge ancora – il padre del ragazzo, quasi in lacrime infuriato mi veniva a chiedere cosa si stava aspettando, preoccupato dal peggioramento delle condizioni del figlio”.

E’ a quel puto che il dottor Pietroluongo, stando alla sua denuncia, si precipita in Pronto Soccorso a chiedere che un infermiere si offrisse come volontario su un ambulanza con rianimatore e chirurgo a bordo. Il gruppo parte, ma senza rianimatore. “Il paziente, giunto al Vecchio Pellegrini, veniva immediatamente affidato ai rianimatori che durante la diagnostica, procedevano a trasfondere altre sacche di sangue e criticavano il trasferimento senza un’autoambulanza rianimattiva. Per il rientro del paziente, chiedevano l’intervento dei nostri rianimatori che non si è ottenuto”. Il giovane rientra alle 8.30 del mattino al Lorento e finisce direttamente in rianimazione. – A aspetta quattro ore per essere trasferito in un altro ospedale per l’esecuzione di una agioTac. Ore che sarebbero risultate fatali per un 23enne che, a Napoli, è morto il giorno dopo il ricovero. E’ quanto rende noto il consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli che diffonde la denuncia presentata dal responsabile del Pronto Soccorso del Loreto Mare Alfredo Pietroluongo dove, tra l’altro, si legge che si è verificata una “inosservanza ai più elementari doveri professionali”.

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