Il sospetto è che si siano mossi per far passare al mercato libero i clientifamiglie e piccole e medie imprese – che godevano invece delle tariffe di maggior tutela, più base. Sfruttando i dati anagrafici che avevano a disposizione e la loro reputazione tra i consumatori. Per questo l’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di Enel, A2a e Acea per condotte anticoncorrenziali nel mercato della vendita di energia elettrica. L’authority vuole verificare la “natura abusiva” delle strategie messe in atto dai tre big, che potrebbero aver giocato d’anticipo in attesa che il Ddl concorrenza, approvato la settimana scorsa dal Senato, sancisse la fine delle tariffe calmierate fissate dall’Autorità per l’energia e il gas. Termine che dopo le proteste dei consumatori è stato spostato al giugno 2019.

Le strategie dei tre operatori, si legge nel comunicato dell’Antitrust, “sembrerebbero tutte caratterizzarsi per il possibile sfruttamento commerciale delle informazioni anagrafiche e di fatturazione dei clienti serviti in maggior tutela, nonché di generali vanti reputazionali legati alla loro natura integrata nell’attività di distribuzione, allo scopo di alterare a danno dei venditori di energia elettrica non integrati le future dinamiche concorrenziali conseguenti alla completa liberalizzazione del mercato”.

Le condotte sotto la lente dell’Antitrust, che ha mandato i suoi ispettori nelle sedi delle società accompagnati dalla Guardia di Finanza, potrebbero qualificarsi come abusive in quanto si fonderebbero su vantaggi competitivi non replicabili perché nella disponibilità dei soli operatori coinvolti. Al concessionario per la distribuzione di energia elettrica, infatti, è riconosciuta anche l’esclusiva legale per la gestione del servizio di maggior tutela nel territorio interessato dalla concessione stessa che, per Enel, coincide con larga parte del territorio nazionale, per A2A con l’area di Milano e per Acea con l’area di Roma.

Enel ha commentato con una nota in cui spiega che “confida che l’indagine dell’Autorità potrà accertare la piena correttezza e legittimità dei comportamenti oggetto di istruttoria”. Il gruppo sostiene di porre “da sempre grande attenzione al rispetto del quadro regolamentare e della concorrenza nei mercati in cui opera ed è in prima linea nel contrastare pratiche e condotte illecite volte a colpire i clienti nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas” e sottolinea di aver “prestato la consueta collaborazione alle attività ispettive”.

Articolo Precedente

Conti pubblici, la crescita dell’Eurozona migliora ma l’Italia resta ultima: +0,9%. E il debito salirà ancora

next
Articolo Successivo

Isee, accordo fatto tra Caf e Inps: il servizio ai contribuenti non sarà sospeso

next