Giovani “nostalgici“, ex missini, sovranisti, militanti di estrema destra, esponenti di Forza Nuova. Tutti insieme, sono partiti da Piazzale Esquilino per il corteo del nuovo Movimento nazionale per la sovranità lanciato dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal leader de La Destra Francesco Storace. Eppure, nonostante le 5mila persone attese, alla manifestazione si sono presentati un migliaio di persone, non di più. Tra slogan contro l’Unione europea, i cori “boia chi molla” e pure reminiscenze musicali di inizio ‘900 (“La canzone del Piave”) e anni 2000 (Max Pezzali), il corteo è arrivato a Piazza Venezia senza disordini. Ma si è rivelato un vero e proprio flop. “Sa contare?”, si è difeso Storace di fronte alle domande sui numeri dell’iniziativa. “Siamo oltre 8mila, alla faccia del Fatto”, ha azzardato invece lo stesso Alemanno. Ma al comizio finale, al contrario, i numeri bassi della manifestazione erano – a dir poco – evidenti

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