Sospesa l’evacuazione da Aleppo est, a causa di nuovi scontri a fuoco. Lo riferisce la tv satellitare al Jazeera, con le parti che si accusano l’un l’altra di avere violato la tregua mediata da Russia e Turchiacome è avvenuto giovedì. Il processo si sarebbe fermato quando, secondo la televisione Al Mayadeen vicina al governo di Damasco, gruppi dell’opposizione avrebbero impedito ai bus preposti all’evacuazione  dei due villaggi sciiti assediati dai ribelli, Kafraya e al-Foùa, di raggiungere le aree sotto il controllo del regime, costringendoli a tornare alla loro base di partenza. Per rappresaglia, a quanto riferisce l’agenzia stampa turca Anadolu, circa 800 persone che venivano evacuate da Aleppo in un convoglio sono state trattenute da un gruppo di miliziani iraniani, guidati dal generale Seyid Jevad, che appoggia il regime di Damasco: secondo Anadolu, i combattenti avrebbero tagliato la strada ai convogli e sparato contro i pullman. L’evacuazione dei civili da Aleppo est riprenderà “immediatamente” dopo che i feriti saranno portati fuori da Kafraya e al-Foùa, ha dichiarato una fonte ufficiale siriana.

La notizia della sospensione delle operazioni è stata confermata anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). “Il personale dell’Oms e il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) sono stati informati di lasciare la zona senza che ne siano fornite le ragioni”, ha detto Elisabeth Hoff, rappresentante dell’Oms in Siria. Speriamo che l’operazione “sia solo sospesa, perché sappiamo che resta un alto numero di persone che aspetta” di essere evacuata”, ha aggiunto in un collegamento telefonico con Ginevra da Aleppo ovest. Ma “presumo che il messaggio venga dai russi che stanno monitorando l’area” ha concluso la Hoff che ha reso noto che dall’inizio delle operazioni, ieri, giovedì 15 dicembre, un totale di 194 pazienti sono stati evacuati e condotti in ospedali nella parte ovest di Aleppo, a Idlib e in Turchia.

In previsione dell’arrivo di un alto numero di sfollati, la Turchia allestirà una tendopoli con 10.000 tende nei pressi della città siriana di Idlib per accogliere i rifugiati di Aleppo. Lo ha annunciato il presidente della Mezzaluna Rossa turca, Kerem Kinik, parlando all’agenzia turca Anadolu. Kinik ha spiegato che la costruzione della struttura è già cominciata in un’area che si trova a sei o sette chilometri dal confine turco, all’altezza della provincia turca di Hatay. “La prima parte del campo sarà completata entro tre o quattro giorni”, ha detto Kinik, aggiungendo che la tendopoli potrebbe essere ampliata in un secondo momento, visto che il numero di persone in fuga da Aleppo potrebbe raggiungere quota 50.000. Ieri il vice premier turco Veysi Kaynak aveva annunciato l’intenzione di Ankara di “allestire un campo all’interno della Siria per ricevere chi fugge da Aleppo”.

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