Il governo inciampa ancora sulla nuova normativa che regola la contabilità dello Stato. Il clamoroso caso delle clausole di salvaguardia inserite nelle prime bozze della legge di Bilancio e cancellate solo in un secondo momento, non è infatti isolato. Ci sono anche le norme microsettoriali che la riforma del bilancio dello Stato varata lo scorso luglio ha vietato. Ad accorgersene è stato il presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio, Francesco Boccia, che ha chiesto alla Presidente della Camera, Laura Boldrini di stralciare 28 tra articoli interi e commi della manovra perché o troppo “locali-settoriali” o perché trattasi di norme ordinamentali. Salta così l’intervento a favore di Ryder Cup Europe (golf) insieme a quello sui Campionati di Sci Alpino 2021. via anche l’esclusione di Anas dal blocco della spesa per incarichi di progettazione e le norme sull’Ilva. Via libera invece alle cifre: “In corrispondenza di un saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, pari a circa 39 miliardi nel 2017, 27 miliardi nel 2018 e 9 miliardi nel 2019, – scrive Boccia a Boldrini – l’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni si attesta a circa 40 miliardi nel 2017, 20 miliardi nel 2018 e 3 miliardi nel 2019. Tali valori del saldo netto appaiono coerenti” con quanto indicato dalla stessa manovra.

In dettaglio, ad essere praticamente estirpato è l’articolo 74 dal titolo Interventi diversi: su 36 ne saltano in tutto 25. Tra questi, oltre allo sci, al golf, l’Ilva e l’Anas anche la riorganizzazione delle Soprintendenze speciali di Roma e Pompei. Via anche il comma 14, “che autorizza una spesa di 15 milioni di euro per il 2017, 20 milioni di euro per l’anno 2018, 15 milioni di euro per l’anno 2019 e 2 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, al fine di sostenere il progetto di localizzazione di apposito Centro dati nell’area della Manifattura Tabacchi di Bologna“. E stop anche al comma 13, che interviene sulle garanzie che può rilasciare il Fondo di garanzia per i mutui relativi alla costruzione, all’ampliamento, all’attrezzatura, al miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi. Saltano anche l’articolo 62, con disposizioni in materia di esecuzione forzata in caso di contenzioso seriale e in materia di videoconferenza e l’articolo 64, comma 2, che riconosce al comune di Lecce la somma di 8,52 milioni di euro nell’anno 2017, in attuazione della sentenza del Consiglio di Stato n. 1291 del 12 marzo 2015, e la somma di 2,8 milioni di euro nell’anno 2018. Infine si chiede lo stralcio dell’articolo 76 in materia di contribuzioni addizionali dovute dalle banche al Fondo di risoluzione nazionale, in pratica la norma che, per evitare un ammanco del gettito allo Stato, consentiva alle banche di spalmare nel proprio bilancio (e quindi anche fiscalmente) nei prossimi anni il contributo addizionale al Fondo per il salvataggio di Banca Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche.

Lo stralcio “è connesso alla natura localistica, micro-settoriale e ordinamentale: sono state stralciate norme che non rispondevano ai requisiti” della legge di Bilancio, “non significa che sono scomparse le risorse che restano nella disponibilità della manovra e non sono in discussione le finalità delle norme, soprattutto quelle che avevamo risorse stanziate. Mi riferiscono quindi alla Ryder Cup e ai Campionati di Sci”, ha detto Boccia. Le norme “andavano banalmente scritte meglio perché se passassero norme di quel tipo, che stabiliscono anche che tipo di funivia deve esserci, allora nella legge di bilancio può entrarci anche un regolamento condominale. Quindi è evidente che c’è stato un errore in chi ha proposto quelle norme ma non è in discussione la finalità”, ha spiegato. “Sarebbe stato più semplice metterci le risorse e rinviare a dei decreti dei ministri competenti la gestione delle risorse. Ovviamente faccio riferimento alle norme che hanno risorse stanziate”. Stessa cosa dei due eventi sportivi internazionali “dicasi per Bologna, quello è un data center importante che sarà realizzato ma era inutile definirne le caratteristiche”. E “stessa cosa anche per le risorse stanziate per una sentenza collegata al Comune di Lecce. Le risorse restano, le amministrazioni non devono preoccuparsi”.

Discorso diverso vale “per le deroghe, vedi Anas o Fondo di risoluzione delle banche o Ilva, quelle sono norme che nella legge di bilancio non potevano trovare residenza perché non hanno alcuna attinenza con la legge di bilancio”, spiega ancora Boccia che conclude: “Il Parlamento serve a migliorare la manovra”.

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