“Si può essere in Europa senza essere nell’euro”. Lo ha detto intervenendo alla Biennale cooperativa di Bologna il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz. “L’euro – ha osservato il professore della Columbia University – è una moneta. L’obiettivo era la prosperità, ma l’Europa non si è comportata benissimo” nel raggiungere quest’obiettivo. “La cosa più importante – ha detto Stiglitz – è il progetto europeo: la Svezia si vede come parte dell’Europa, ma non è nell’area euro. Eppure è uno dei paesi più prosperi dell’Unione”. Romano Prodi, anche lui assieme a Jean-Paul Fitoussi ospite alla biennale dell’economia cooperativa a Bologna, lancia invece l’allarme sul futuro della costruzione europea: “Fino alla crisi economica è andata bene. Poi la crisi ha fatto divergere gli interessi e coi nazionalismi, i populismi si è divaricata la politica economica, che adesso non c’è più. Il futuro dell’euro – ha argomentato ancora l’ex presidente del consiglio ed ex presidente della Commissione europea – non è un punto interrogativo, il problema è come ricostruire la convergenza che c’era prima della crisi. E qui il problema va alla Germania”. L’ex premier spiega che uscire dalla crisi dell’euro non sarà facile, con gli ultimi vertici europei rivelatisi inutili. L’ultimo consiglio europeo di Bratislava, ha spiegato Prodi, “è stato un incontro di cortesia

Articolo Precedente

Salari, Stiglitz: “Da 40 anni cresce solo la produttività”. Prodi: “Della disuguaglianza non frega a nessuno”

next
Articolo Successivo

Italia 4.0, perché il piano del governo è una riedizione di una legge dell’82 – I

next