Anti-government demonstrators burn a Brazilian flag during a protest on the Rio de Janeiro state economic crisis and against 2016 Rio Olympics, in Rio de Janeiro, Brazil, July 6, 2016. REUTERS/Ricardo Moraes
- 13:09 - Sostenibilità, Ciafani (Legambiente): "Non c'è economia circolare senza acquisti verdi"
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - “Non possiamo parlare di transizione ecologica se non si fa anche l'economia circolare e non c'è economia circolare se non si mettono in campo quegli acquisti verdi che portano poi il pubblico, ma anche i privati, a mettere in campo percorsi per utilizzare prodotti e beni che derivano dal riciclo piuttosto che da materie prime. Quindi è una chiusura del ciclo dell'economia circolare che è fondamentale ribadire in questo Paese che ha una leadership sul recupero di materia e che invece fa ancora molta fatica sugli acquisti verdi”. Queste le parole di Stefano Ciafani, presidente Legambiente, intervenuto al Forum Compraverde Buygreen di Roma.
“Legambiente collabora ormai da diversi anni in questo appuntamento producendo un rapporto sullo stato di applicazione degli acquisti verdi nel settore pubblico facendo una serie di focus sulle varie stazioni appaltanti per raccontare come sta procedendo la rivoluzione degli acquisti verdi, per evidenziare in quali settori si concentrano i ritardi per fare in modo che si abbassi il freno a mano e si possa accelerare definitivamente", dice.
"L'Italia è il paese leader dell'Europa, siamo più bravi dei tedeschi, lo raccontiamo e lo rivendichiamo poco. Sul recupero di materia siamo molto più bravi di tutti i paesi del nord Europa, questo un po' per ragioni storiche, l'Italia è un paese scarso di materie prime, e un po' perché poi abbiamo costruito negli ultimi 25 anni alcune filiere di raccolta e di riciclo che hanno dato risultati concreti - conclude - Dobbiamo fare la stessa cosa anche su quei pezzi dell'economia circolare dove si fa ancora più fatica. Il settore degli acquisti verdi è un settore in cui siamo ancora in ritardo, ma questo non fa venir meno la leadership italiana in questo settore che dobbiamo assolutamente raccontare sempre di più”.
- 13:07 - Ue, Pan: "Salto di qualità europeo solo attraverso industria più forte"
Padova, 15 mag. - (Adnkronos) - “Siamo di fronte a una sfida storica che possiamo vincere solo con un'Europa più forte, più competitiva, che sia in grado di fare salto di qualità per mantenere la pace sociale e le prestazioni sociali, che sono le più alte al mondo. Tutto questo si può fare solo con un'industria forte, un rinascimento della competitività industriale europea. L'Italia ha un ruolo centrale in questo”. Sono le parole di Stefano Pan, delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa, a margine dell’incontro degli imprenditori nordestini con i candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto), presso il Four Point by Sheraton di Padova, al fine di aprire un confronto diretto sulle proposte del position paper “Fabbrica Europa”, il documento di Confindustria che raccoglie il risultato di un capillare esercizio di consultazione tra gli imprenditori associati di tutti i settori e i territori italiani finalizzato a costruire una forte politica industriale europea, basata sulle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.
“Abbiamo lanciato Fabbrica Europa, il documento di Confindustria, che unisce tutto il sapere per declinare e proporre al nuovo Parlamento europeo una politica industriale che metta al centro la società, che dia respiro e visione ai giovani e che ci permetta di competere con i più grandi competitor al mondo, come la Cina, gli Stati Uniti e l'India, che stanno crescendo molto più di noi - spiega Pan - L'Europa sta perdendo terreno, quindi è necessario invertire la rotta. Si può fare con l'impegno delle imprese e questo documento sprona a un dialogo molto intenso con il mondo della politica, con le parti sociali, con i giovani e con il mondo della ricerca”.
“Il Veneto fa parte del cuore industriale europeo, che ha bisogno di essere connesso con il centro del motore europeo. Quindi, ci sono delle tematiche che tocchiamo nel documento di Fabbrica Europa e che hanno un'importanza particolare per il Veneto, dalla logistica alle infrastrutture, che collegano il nord e il sud dell'Europa e la capacità del Nord-Est di esprimere un’imprenditorialità sempre innovativa e aperta al mondo. Il focus del documento è quello di dare una visione delle nostre imprese, far capire che hanno un sostegno e che c'è una visione politica che rafforza il loro ruolo. In tale contesto, il Veneto è particolarmente importante perché la vocazione industriale del Veneto fa scuola a tutta Italia”, conclude.
- 13:07 - Neurofibromatosi, nelle scuole progetto ‘siamo infinite sfumature’
Roma, 15 mag. (Adnkronos Salute) - I bambini con neurofibromatosi di tipo 1 (Nf1), una malattia genetica rara che si presenta con una grande variabilità di segni che impattano sull’aspetto fisico, possono sentirsi ‘diversi’ ed essere ostacolati nel rapporto con i coetanei, a partire dall’ambito scolastico. Per sensibilizzare bambini, insegnanti e adulti al valore dell’inclusività e per promuovere, attraverso la conoscenza, l’abbattimento delle barriere nei confronti di tutte le diversità, nasce la campagna ‘Siamo infinite sfumature. Oltre i segni della neurofibromatosi, promossa dalle Associazioni Ananas (Associazione nazionale aiuto per la neurofibromatosi amicizia e solidarietà), Anf (Associazione Neuro Fibromatosi), e Associazione Linfa (Lottiamo insieme contro le neurofibromatosi), in collaborazione con Alexion, AstraZeneca Rare Disease.
La Nf1 - spiega una nota - è una malattia che colpisce nel mondo una persona su 3 mila e che in Italia si stima coinvolga circa 20 mila pazienti. I segni clinici sono estremamente variabili e possono comprendere la comparsa di macchie caffè-latte, lentiggini delle pieghe come collo e ascelle, neurofibromi cutanei e sottocutanei multipli, complicazioni oculari, neurologiche e oncologiche. Nel 30-50% dei casi la malattia può manifestarsi con segni molto vistosi come i neurofibromi plessiformi: tumori che crescono sulle guaine nervose e possono causare deformazioni, provocare dolore e rendere difficili i movimenti. “La Nf1 - spiega Maria Cristina Diana, Uoc Neurologia pediatrica e Malattie muscolari Irccs Istituto Gaslini, Genova - è una patologia complessa che, proprio per la varietà dei suoi segni e sintomi, andrebbe affrontata con un approccio multidisciplinare, specialmente in presenza di neurofibromi plessiformi. Questi tumori possono coinvolgere tutta una serie di organi e distretti. Tuttavia, questo non è sempre possibile poiché ancora non esiste un percorso diagnostico-terapeutico standardizzato e uniforme”.
La malattia influenza inoltre tutti gli ambiti della vita, soprattutto quello delle relazioni sociali e bambini si ritrovano spesso in situazioni di emarginazione e stigma. Come illustrano le Associazioni Ananas, Anf e Linfa, “la Nf1 pone numerose sfide per i bambini e le loro famiglie e la socialità è una di queste. Per chi convive con questa patologia, la qualità della vita è spesso compromessa non solo per l’impatto sulla salute, ma anche a causa delle difficoltà di inclusione sociale che spesso portano i bambini all’isolamento. Accendere i riflettori e aumentare l’informazione sulla malattia è il primo passo da compiere per contribuire ad abbattere questi ostacoli, partendo proprio dalla scuola come luogo chiave per insegnare, a tutti, il valore dell’inclusività. Non dobbiamo però fermarci al solo contesto scolastico, ma andare oltre e costruire percorsi che abbiano come priorità il benessere complessivo di questi bambini e ragazzi, accompagnandoli nel cammino della loro crescita”.
La campagna ha visto la realizzazione di un progetto educativo, ‘Speciale come noi. Più amici più forti’ con un percorso per far conoscere la Nf1 e, più in generale, le malattie rare, all’interno delle scuole, in particolare nelle classi IV-V della scuola primaria e nella secondaria di I grado. La prima tappa è stata un laboratorio in cui bambini, con Nf1 e non, hanno giocato insieme e, grazie a parole e disegni, hanno espresso desideri, preoccupazioni e paure. Da qui, grazie agli spunti raccolti e all’impegno di tutti - associazioni di pazienti e clinici, in collaborazione con la casa editrice Librì progetti educativi - è stato realizzato un kit educativo che verrà distribuito nelle scuole il prossimo settembre. “I bambini con Nf1 - ribadisce Claudia Santoro, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Napoli - devono spesso sopportare la crescita, anche repentina, dei neurofibromi plessiformi. Questo può sicuramente avere un impatto negativo sulla loro qualità di vita alimentando anche ansia e preoccupazioni. Su questi aspetti possiamo sicuramente agire con le opzioni terapeutiche a disposizione, ma questo non basta. Curare i pazienti e migliorare la loro qualità di vita significa anche promuovere e supportare progetti di valore che guardano alla loro crescita e al loro futuro”.
Il kit educativo è composto da un libro di narrativa, una guida per gli insegnanti e un opuscolo informativo per i genitori. Il libro racconta le avventure di Giò, un ragazzo con Nf1 che frequenta il primo anno della secondaria di I grado. Utilizzando shortstories, il lettore conoscerà il protagonista, entrando in contatto con la sua vita quotidiana la patologia. Il libro ha un duplice obiettivo: spiegare e raccontare una patologia complessa come la Nf1 e sensibilizzare i bambini e le bambine sul tema dell’inclusione e sulla forza degli amici. La guida per gli insegnanti rappresenta lo strumento operativo che permetterà di progettare e realizzare, in classe, riflessioni, attività e laboratori sulle tematiche dell’emozioni, dell’identità, delle relazioni ed empatia. Insieme ai consulenti scientifici del progetto sono state realizzate 8 ‘Q&A’ per rispondere alle domande più comuni sulla patologia Nf1. La campagna arriverà poi anche in famiglia, attraverso uno strumento divulgativo che permetterà di raccontare la patologia ai genitori e presentare anche le associazioni pazienti coinvolte nel progetto.
“Siamo infinite sfumature è un progetto che ci assomiglia - conclude Anna Chiara Rossi, Vp & General Manager Italy, Alexion, AstraZeneca Rare Disease - Come Alexion è ambizioso, perché vuole fare la differenza per le persone che hanno una malattia rara e per le loro famiglie. Proprio come facciamo noi, impegnandoci ogni giorno da 30 anni nella ricerca di soluzioni innovative. E punta sull’inclusione, uno dei valori per noi più importanti, dentro la nostra azienda e fuori, con uno sguardo attento ai pazienti e ai caregiver”.
- 13:07 - Ue, Pignedoli: "Pmi tessuto produttivo territorio, Europa a supporto per fronteggiare sfide globali"
Padova, 15 mag. - (Adnkronos) - “L'Europa deve dare una mano alle piccole e medie imprese che sono il tessuto produttivo del nostro territorio, per cercare di far fronte alle nuove sfide globali. Da un lato abbiamo tutte le problematiche relative alle guerre in corso: il costo dell'energia, l'approvvigionamento delle materie prime, ma dall’altro ci sono nuove sfide, come quella dell'intelligenza artificiale, che le nostre piccole e medie imprese devono riuscire ad affrontare”. Lo ha detto Sabrina Pignedoli, europarlamentare Movimento 5 Stelle, in occasione dell’incontro degli imprenditori nordestini con i candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto), presso il Four Point by Sheraton di Padova, al fine di aprire un confronto diretto sulle proposte del position paper “Fabbrica Europa”, il documento di Confindustria che raccoglie il risultato di un capillare esercizio di consultazione tra gli imprenditori associati di tutti i settori e i territori italiani finalizzato a costruire una forte politica industriale europea, basata sulle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti. “Essendo piccole, le Pmi, hanno bisogno di maggiore aiuto ed è importante che questo supporto arrivi dall'Europa e noi europarlamentari dobbiamo cercare di fare sistema-Italia proprio per aiutarle”, conclude Pignedoli.
- 13:06 - Ue, Donazzan (Fdi): "Competenze e relazioni possono diventare occasione per metodo lavoro"
Padova, 15 mag. - (Adnkronos) - “Fratelli d'Italia si è dichiarato partito produttivista. Io sono la responsabile per Fratelli d'Italia del Dipartimento Nazionale Imprese e Mondi Produttivi. Dopo 19 anni in qualità di assessore al lavoro, che ha gestito tutte le crisi e le trasformazioni aziendali di questo territorio, tra i maggiori per capacità attrattiva, penso che competenze e relazioni possano diventare l'occasione per un nuovo metodo di lavoro, come è stato chiesto dal presidente Destro, ma dalla Confindustria oggi”. Con queste dichiarazioni, Elena Donazzan, assessore all’Istruzione della Regione Veneto - Fratelli d’Italia, è intervenuta in occasione dell’incontro degli imprenditori nordestini con i candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto), presso il Four Point by Sheraton di Padova, al fine di aprire un confronto diretto sulle proposte del position paper “Fabbrica Europa”, il documento di Confindustria che raccoglie il risultato di un capillare esercizio di consultazione tra gli imprenditori associati di tutti i settori e i territori italiani finalizzato a costruire una forte politica industriale europea, basata sulle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.
“Un metodo di lavoro che si posi sulla valutazione dell'impatto che le politiche europee generano. Oggi è stata una accusa vera di una iper regolamentazione, senza tenere conto di che cosa accade realmente quando delle direttive impattano sui territori. Oggi abbiamo bisogno di più Italia in Europa, il governo Meloni sta facendo proprio questo e Fratelli d'Italia, in qualità di responsabile nazionale del Dipartimento, ha molto a cuore l’ascolto verso le imprese italiane e il fatto che le direttive impattino nel miglior modo possibile sul sistema produttivo italiano. Fare il bene dell'Italia vuol dire anche fare il bene dell'Europa”, conclude.
- 13:05 - Ue, Carraro: "Necessaria l'industria per la crescita dell'Europa"
Padova, 15 mag. - (Adnkronos) - “Fabbrica Europa è un nome che sta ad indicare che l'Europa per crescere ha bisogno della fabbrica e dell'industria. Vedendo gli ultimi anni di politica industriale europea, infatti, pare che se ne sia dimenticata. L’appello che abbiamo lanciato è quello di un'Europa forte che non prevale gli Stati aderenti, ma che insieme accompagni l'estate alla grande sfida soprattutto verso la Cina e gli Stati Uniti”. Così, Enrico Carraro, presidente Confindustria Veneto, a margine dell’incontro degli imprenditori nordestini con i candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto), presso il Four Point by Sheraton di Padova, al fine di aprire un confronto diretto sulle proposte del position paper “Fabbrica Europa”, il documento di Confindustria che raccoglie il risultato di un capillare esercizio di consultazione tra gli imprenditori associati di tutti i settori e i territori italiani finalizzato a costruire una forte politica industriale europea, basata sulle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.
“Oggi è un momento in cui è necessario lavorare tutti insieme: mi aspetto che i candidati di diverso colore politico possano portare avanti gli interessi dell'intero Paese - spiega Carraro - Per questo oggi non possiamo guardare al Veneto come singola regione, ma in questi momenti di grande sfida dobbiamo guardare all'Italia nel suo complesso”.
“Il Veneto parte da una situazione più rosea: si investe molto in ricerca più che in altre parti d'Europa e d'Italia. Abbiamo già un footprint industriale molto variegato e pesante, quindi partiamo più avanti rispetto agli altri. Però, le sfide sono molto importanti e l'industria non ha colore politico, ma rappresenta la crescita dell'intero dell'intero Paese, dalla sua crescita, infatti, ne deriva il benessere del Paese”, conclude.
- 13:02 - Cecchettin: procuratore, 'premeditazione di Turetta ampiamente provata'
Venezia, 15 mag. - (Adnkronos) - L'aggravante della premeditazione per Filippo Turetta, accusato dell'omicidio volontario dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, per la procura di Venezia è ampiamente e documentalmente dimostrata. "La premeditazione allo stato è data da tutta una serie di modalità e attività che Turetta ha fatto prima di aggredire la Cecchettin. Ossia la ricerca sul web di luoghi di montagna dove nascondere il cadavere, l'acquisto di cerotti, scotch e corde con cui legarla e di altri strumenti atti al suo disegno, l'acquisto della cartina stradale per la fuga", spiega il procuratore di Venezia Bruno Cherchi.
Per l'indagato, detenuto nel carcere di Verona, l'accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, sequestro di persona e occultamento di cadavere, inoltre gli viene contestato anche lo stalking.