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Petrolio Genova, “Nella pipeline che ha ceduto possibili altri punti critici”. Galletti: “Resta un disastro ambientale”

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L’emergenza ambientale è rientrata, ma lo stato di criticità a Genova rimane. Il procuratore capo Francesco Cozzi, che con il sostituto Walter Cotugno sta portando avanti l’inchiesta per disastro ambientale colposo ha reso noto, dopo gli accertamenti fatti in seguito al sequestro della condotta, che nella pipeline gestita dalla raffineria genovese Iplom che ha collassato domenica 17 aprile esistono altri punti critici. La Liguria rimane dunque in allerta, dopo i due incidenti che hanno causato, tra il 17 e il 23 aprile lo sversamento di petrolio nel torrente Polcevera e nel Fegino e, conseguentemente, anche nel mare.

“In prospettiva – ha detto il magistrato – c’è la restituzione di un bene messo in sicurezza il prima possibile sia nell’interesse della popolazione che dell’azienda”. Secondo quanto si è appreso, sull’oleodotto, che è stato costruito negli anni Sessanta, “sarà necessario ispezionare i punti critici e ripararli”. Cozzi, che lunedì ha fatto un altro sopralluogo, ha dichiarato: “E’ stato fatto un grosso lavoro, le acque sono pressoché pulite, non c’erano chiazze di petrolio. Il danno ambientale sarà valutato successivamente”.

Il ministro Galletti: “Resta un disastro ambientale”
Quello avvenuto a Genova “resta un disastro ambientale, nessun trionfalismo”, ha commentato a Rai News24 il ministro Gian Luca Galletti , in visita sul luogo dell’incidente. “Chi viene in queste zone – ha aggiunto – si rende conto che c’è stato un fatto ambientale di rilievo e io non lo sottovaluto. Il lavoro più difficile, la bonifica, è quello che abbiamo davanti. Non abbassiamo la guardia, continuiamo a lavorare per ripristinare i luoghi”. Per quanto riguarda i tempi, ha proseguito, “saranno quelli che richiede una bonifica. Sono tempi medi. Oggi – ha concluso – è impossibile dire quali siano i danni permanenti“. “Chi ha sbagliato – ha ribadito il ministro – paghi, ma guai a pensare che sia finita qui”. “Aspettiamo i risultati della magistratura e poi trarremo le conseguenze”, ha spiegato Galletti. “Non mi aspetto – ha aggiunto – che ci saranno costi per il pubblico. Se ci saranno dei problemi finanziari sicuramente un supporto da parte del mio ministero ci sarà”.

Presente all’incontro con il ministro anche il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, che ha ribadito la sicurezza delle spiagge e delle acque liguri. “L’incidente che ha provocato lo sversamento di greggio – ha aggiunto il governatore – è l’occasione per fare il punto sullo stato della rete degli oleodotti italiani, sulla loro obsolescenza”.

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