Gli emuli del ragioniere più famoso d’Italia sono tornati in sella. Oggi sul lago di Garda si è celebrata la terza Coppa Cobram, famigerata come sempre e accompagnata come giusto dalla nuvola di Fantozzi. Pazienza, “gli ‘inferiori’, naturalmente, correranno lo stesso”, annuncia al megafono il Visconte Cobram che sulle rive gardesane ha la voce e il volto del Biciclettaio Matto, alias Mauro Bresciani, organizzatore dell’evento. Una settantina i Fantozzi alla partenza, a Desenzano. Un caravanserraglio di personaggi a dir poco curiosi, d’altra parte il dress code, in omaggio al celebre e sfigato travet impersonato da Paolo Villaggio, è quello di sempre: occhialoni da aviatore, bici vintage, mutandoni ascellari. Ma questa volta gli organizzatori sono stati più rigidi, ed in effetti tutti gli iscritti indossano abbigliamento di ispirazione fantozziana e con particolare riferimento all’episodio del film “Fantozzi contro tutti”.

Dopo l’”oziosa colazione” servita al castello di Desenzano, il via alle 11.30 in punto. Prima tappa con passerella nel centro storico del paese. A mezzogiorno la prima ‘chicca’: l’imbarco sul battello Tonale – a bordo del quale viene distribuita la cosiddetta ‘bomba’, indispensabile per portare a termine la competizione – per il trasferimento a Sirmione. Per l’edizione speciale della Cobram, una edizione “megagalattica” come si legge sul sito della manifestazione denominata InsideGarda, è stato studiato un percorso più lungo: 14 chilometri e mezzo, più faticoso che più si avvicina alla celebre corsa in celluloide. Ma con panorami davvero mozzafiato che in bici possono essere goduti al meglio.

Nel pomeriggio passaggio nel centro di Sirmione con sosta ‘tecnica’ al parco Orti Manara. E se a Milano hanno inventato lo chic-nic, alla Cobram va di moda il Tozzifan-nic: il pic nic dei ragionieri – il vettovagliamento nell’atmosfera di parco Callas. Poi si parte di nuovo: poche centinaia di metri e ennesimo break alla Spiaggia delle bionde, uno dei luoghi più belli del lago di Garda. Quindi si tira il fiato per le ultime tappe, tra cui la più dura: 11 chilometri lungo tutta l’estremità della penisola di Sirmione. Poi l’arrivo al castello di Desenzano e l’inaugurazione della mostra fotografica “Mostruosamente Cobram” con le immagini più belle dell’edizione passata. In serata, come di consueto, riconoscimenti per gli ‘inferiori’ più creativi ed estrosi, ma soprattutto una “mega bici forgiata dalle mie mani zozze”. Parole di Biciclettaio matto. E chi si aggiudicherà gli omaggi? “Naturalmente chi avrà dimostrato totale sottomissione al Visconte Cobram. Cioè a me”.

Twitter: @bacchettasimone

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