Il Natale 2015 è destinato ad essere ricordato per le polemiche tra le aule scolastiche. Questa volta tocca a una canzone cantata nel 2004 allo “Zecchino d’oro” da un bambino palestinese. Quel “Salam”, nella strofa del ritornello di “Una Stella a Betlemme” sta dividendo i genitori della scuola primaria “Collodi” dell’undicesimo circolo di Modena.

La scelta degli insegnanti di far imparare ai bambini questa melodia in occasione della fiaccolata organizzata per il 18 dicembre al parco XXII Aprile, non è piaciuta a qualche papà che ha sollevato il caso: “Avrei preferito che mia figlia intonasse ‘Tu scendi dalle stelle’. Ho letto – spiega un genitore che preferisce restare nell’anonimato – il testo della canzone, credo non sia pertinente al Natale. E’ orecchiabile, è carina. So che “Salam” significa “Pace” ma dobbiamo difendere la nostra cultura. Non sono razzista, fosse stata anche una canzone indiana o tedesca sarei stato altrettanto contrario. Comunque mia figlia parteciperà alla fiaccolata; mi adeguerò anche se penso che per il 25 dicembre sia scontato che si intonino “Bianco Natale” o “Adeste Fideles” e non “Una stella a Betlemme”. 

A non piacere è il ritornello: “Salam o mia città, Salam la mia realtà, Salam io ti amerò, Salam ritornerò”. Della questione è stato informato anche il presidente del consiglio d’istituto, Michele Fava: “E’ una polemica di alcuni genitori nata sulla scia degli ultimi fatti accaduti. Si sta facendo un po’ di allarmismo. L’iniziativa del 18 è stata organizzata dalla scuola per stare tutti insieme, senza distinguere razze e provenienze. Avrei preferito che i genitori che hanno sollevato la questione, contattassero i promotori della manifestazione per parlarne insieme”. Fava in queste ore è stato interpellato dal comitato genitori della “Collodi” che sta cercando un confronto con i papà e le mamme contrari a “Una stella a Betlemme”: “Se non si risolverà, interverremo come consiglio d’istituto ma è chiaro che quel testo serve a coinvolgere tutti i bambini. Faranno anche una canzone di Laura Pausini e se ci fosse stata la richiesta di “Tu scendi dalle stelle” sarebbe stata fatta pure quella. Abbiamo un circolo multietnico, sentire un buon natale nella propria lingua fa piacere. E’ una bella condivisione”.

A buttare acqua sul fuoco è anche l’assessore all’istruzione del Comune di Modena, Giampietro Cavazza: “Oggi ho avuto occasione di parlare con la dirigente scolastica delle “Collodi” e abbiamo condiviso lo stupore su come si possa arrivare a montare una strumentalizzazione su di una canzoncina di una decina d’anni fa dello Zecchino d’Oro, la manifestazione dei frati dell’Antoniano di Bologna. Questo è ciò che pensa la stragrande maggioranza delle famiglie di quella scuola. Le “Collodi” sono una scuola impegnata da anni in progetti di integrazione e conoscenza reciproca. In questa polemica assurda il riferimento al momento particolare è la cosa che stupisce di più: è proprio in questi momenti che sono importanti le occasioni di condivisione all’insegna della pace. Che è appunto il tema della canzone “Una stella a Betlemme”.

Intanto sul caso è intervenuto anche il senatore Carlo Giovanardi che al Resto del Carlino ha spiegato: “La vice preside della scuola per giustificare canzoncine di Natale con frasi in arabo afferma testualmente: ‘Se vogliamo essere precisi, Gesù è nato in Palestina, era arabo’. Credo che un educatore di questo tipo dovrebbe cambiare mestiere perché neanche Collodi poteva immaginare bugie talmente colossali da fare impallidire pure Pinocchio”.

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