“Non capisco perché in Siria si bombardino le città e non i pozzi di petrolio, visto che tutti sanno dove sono e come si chiamano”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, che a margine di un convegno a Reggio Emilia, ha commentato la crisi siriana e l’ipotesi di un intervento armato italiano. “Il problema è quello di isolare l’Isis, e i mezzi militari devono venire assolutamente dopo – ha detto – Io in questi giorni sono speranzoso, perché i dialoghi tra la Russia e gli Stati Uniti sono cominciati, la Francia e la Russia dialogano, e l’Iran si rimette un poco in gioco. E con un po’ di spinta in più potremmo forse assediare l’Isis”

Articolo Precedente

Giubileo 2015, dopo dieci giorni ancora dispersa la legge con i 200 milioni per l’evento e la sicurezza

next
Articolo Successivo

Consulta, verso l’accordo in Parlamento: i nomi dei partiti sono i giuristi Barbera e Modugno e il deputato Fi Sisto

next