- 13:33 - **Cybersicurezza Ok Camera a legge, testo passa al Senato**
Roma, 15 (Adnkronos) - Con 149 voti favorevoli, 8 contrari e 109 astenuti, la Camera ha approvato il disegno di legge proposto dal governo che introduce disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale. Il sì è arrivato dalla maggioranza, astenuti i Gruppi di opposizione, tranne Alleanza Verdi e Sinistra che si è espressa contro. Il testo passa ora all'esame del Senato.
- 13:11 - Daily Crown: la regina Camilla non acquisterà più capi in vera pelliccia
Londra, 15 mag. (Adnkronos) - Camilla non acquisterà nuovi prodotti in pelle d'animali. La Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) ha ricevuto una lettera da Buckingham Palace, in cui si afferma che la regina "non si procurerà alcun nuovo capo di pelliccia". L'associazione animalista, che sostiene che le pellicce sono crudeli e non necessarie - scrive la Bbc - ha commentato affermando che bisognerebbe "brindare alla regina Camilla con un bicchiere del miglior chiaretto". "È giusto che la monarchia britannica rifletta i valori britannici, riconoscendo che la pelliccia non ha posto nella nostra società", ha affermato la fondatrice e presidente della Peta, Ingrid Newkirk. La scelta della regina non significa però - precisa il Palazzo nella lettera - che Camilla abbia smesso di indossare gli abiti che già possiede.
Non si è fatta attendere la risposta della International Fur Federation, sostenendo che i reali "non dovrebbero essere messi sotto pressione dagli attivisti animalisti". Mark Oaten, amministratore delegato dell'associazione che rappresenta l'industria internazionale della pelliccia, ha respinto le critiche contro le pellicce vere: "È diritto di ognuno decidere cosa indossare - ha detto - Molte persone acquistano ancora pellicce perché preferiscono indossare qualcosa che sia naturale e sostenibile, a differenza della pelliccia finta, fatta con la plastica. Ci auguriamo che la famiglia reale tenga conto dell'ambiente quando decide cosa indossare, ma la libertà di scelta è la questione chiave".
La decisione di Camilla segue le orme di Elisabetta II, che nel 2019 dichiarò che non avrebbe acquistato nuovi prodotti in vera pelliccia e la scelta animalista della regina è soltanto l'ultima di una serie di risposte dei reali alle preoccupazioni sul benessere degli animali. Il 'Rotolo dell'Incoronazione', il tradizionale resoconto manoscritto dell'Incoronazione, presentato al re e alla regina qualche giorno fa, è stato prodotto su carta anziché sulla tradizionale pergamena di pelle di animale; le residenze reali non servono foie gras d’anatra o d’oca, che secondo gli attivisti comporta crudeltà verso gli animali; durante la cerimonia dell’incoronazione dell’anno scorso, l’olio utilizzato per l’unzione del re era per la prima volta non di origine animale. Le preparazioni del passato includevano olio di zibetto, ricavato dalle ghiandole dei piccoli mammiferi, e ambra grigia, ricavata dall'intestino delle balene.
All'inizio di quest'anno, l'attore Stephen Fry ha chiesto la fine dell'uso della vera pelliccia nei berretti di pelle d'orso indossati dalla Guardia del re in servizio fuori Buckingham Palace. Il ministero della Difesa ha affermato che la pelliccia di orso utilizzata proviene da "cacce legali e autorizzate".
- 13:11 - Sostenibilità, Rocca: "Serve maggior consapevolezza su Cam"
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - “Oggi siamo qui per fare il punto su quella che è la trasformazione della pubblica amministrazione nel campo degli acquisti, del 'procurement', così oggi viene chiamato e quindi raccontare quello che la Regione Lazio sta facendo, come stiamo indirizzando i nostri investimenti e soprattutto la formazione del personale. Il tema ambientale e soprattutto i criteri ambientali minimi, che l'Italia ha reso legge, devono essere diffusi, ci deve essere maggiore consapevolezza, su questo la volontà di investire nella crescita professionale, nella formazione del personale, non soltanto regionale ma anche degli enti collegati e soprattutto degli enti locali perché molto spesso anche i piccoli comuni non hanno risorse sufficienti per poter investire adeguatamente nella formazione”. Lo ha detto Francesco Rocca, presidente Regione Lazio, a margine del Forum Compraverde Buygreen che si è tenuto a Roma.
“Noi cerchiamo di fare la nostra parte per far crescere questa consapevolezza soprattutto a livello amministrativo perché poi le politiche vengano tradotte in azione amministrativa concreta nell'interesse delle nostre comunità. Le sfide più imminenti consistono nello spendere correttamente e bene e con criteri ambientali corretti le risorse del Pnrr, investire nella sicurezza degli ospedali significa farlo anche con criteri ambientali rispettati - spiega - Su questo c'è una piccola rivoluzione in corso, chiederà del tempo perché il tema ambientale è sempre stato troppo polarizzato, c'è bisogno invece di una coscienza diversa, di una consapevolezza diversa che deve essere una consapevolezza comune, dovrebbe rientrare all'interno di una cornice comune e condivisa da tutte le forze politiche".
"Quando si parla di ambiente, gli istituti di formazione, le scuole possono svolgere un ruolo importante per creare maggiore consapevolezza. Dall'altro lato, c'è poi questo gap formativo che noi stiamo cercando di colmare, anche così si crea cultura, cercando informazioni, preparando, informando. Quando si parla di formazione del personale non è soltanto la nozione tecnica, ma anche il contesto, il contesto socio-giuridico oserei dire, perché da un lato ci sono le norme e dall'altro c'è il contesto sociale su cui le norme vengono calate", conclude.
- 13:11 - Sostenibilità, Ciafani (Legambiente): "Non c'è economia circolare senza acquisti verdi"
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - “Non possiamo parlare di transizione ecologica se non si fa anche l'economia circolare e non c'è economia circolare se non si mettono in campo quegli acquisti verdi che portano poi il pubblico, ma anche i privati, a mettere in campo percorsi per utilizzare prodotti e beni che derivano dal riciclo piuttosto che da materie prime. Quindi è una chiusura del ciclo dell'economia circolare che è fondamentale ribadire in questo Paese che ha una leadership sul recupero di materia e che invece fa ancora molta fatica sugli acquisti verdi”. Queste le parole di Stefano Ciafani, presidente Legambiente, intervenuto al Forum Compraverde Buygreen di Roma.
“Legambiente collabora ormai da diversi anni in questo appuntamento producendo un rapporto sullo stato di applicazione degli acquisti verdi nel settore pubblico facendo una serie di focus sulle varie stazioni appaltanti per raccontare come sta procedendo la rivoluzione degli acquisti verdi, per evidenziare in quali settori si concentrano i ritardi per fare in modo che si abbassi il freno a mano e si possa accelerare definitivamente", dice.
"L'Italia è il paese leader dell'Europa, siamo più bravi dei tedeschi, lo raccontiamo e lo rivendichiamo poco. Sul recupero di materia siamo molto più bravi di tutti i paesi del nord Europa, questo un po' per ragioni storiche, l'Italia è un paese scarso di materie prime, e un po' perché poi abbiamo costruito negli ultimi 25 anni alcune filiere di raccolta e di riciclo che hanno dato risultati concreti - conclude - Dobbiamo fare la stessa cosa anche su quei pezzi dell'economia circolare dove si fa ancora più fatica. Il settore degli acquisti verdi è un settore in cui siamo ancora in ritardo, ma questo non fa venir meno la leadership italiana in questo settore che dobbiamo assolutamente raccontare sempre di più”.
- 13:10 - Sostenibilità, Rocca: "Serve maggior consapevolezza su Cam"
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - “Oggi siamo qui per fare il punto su quella che è la trasformazione della pubblica amministrazione nel campo degli acquisti, del 'procurement', così oggi viene chiamato e quindi raccontare quello che la Regione Lazio sta facendo, come stiamo indirizzando i nostri investimenti e soprattutto la formazione del personale. Il tema ambientale e soprattutto i criteri ambientali minimi, che l'Italia ha reso legge, devono essere diffusi, ci deve essere maggiore consapevolezza, su questo la volontà di investire nella crescita professionale, nella formazione del personale, non soltanto regionale ma anche degli enti collegati e soprattutto degli enti locali perché molto spesso anche i piccoli comuni non hanno risorse sufficienti per poter investire adeguatamente nella formazione”. Lo ha detto Francesco Rocca, presidente Regione Lazio, a margine del Forum Compraverde Buygreen che si è tenuto a Roma.
“Noi cerchiamo di fare la nostra parte per far crescere questa consapevolezza soprattutto a livello amministrativo perché poi le politiche vengano tradotte in azione amministrativa concreta nell'interesse delle nostre comunità. Le sfide più imminenti consistono nello spendere correttamente e bene e con criteri ambientali corretti le risorse del Pnrr, investire nella sicurezza degli ospedali significa farlo anche con criteri ambientali rispettati - spiega - Su questo c'è una piccola rivoluzione in corso, chiederà del tempo perché il tema ambientale è sempre stato troppo polarizzato, c'è bisogno invece di una coscienza diversa, di una consapevolezza diversa che deve essere una consapevolezza comune, dovrebbe rientrare all'interno di una cornice comune e condivisa da tutte le forze politiche".
"Quando si parla di ambiente, gli istituti di formazione, le scuole possono svolgere un ruolo importante per creare maggiore consapevolezza. Dall'altro lato, c'è poi questo gap formativo che noi stiamo cercando di colmare, anche così si crea cultura, cercando informazioni, preparando, informando. Quando si parla di formazione del personale non è soltanto la nozione tecnica, ma anche il contesto, il contesto socio-giuridico oserei dire, perché da un lato ci sono le norme e dall'altro c'è il contesto sociale su cui le norme vengono calate", conclude.
- 13:10 - Codere, nel primo trimestre ricavi a 313,8 mln
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - Codere, multinazionale leader nel settore dell'intrattenimento e dei giochi, ha annunciato oggi i risultati del primo trimestre del 2024. I ricavi del periodo sono stati pari a 313,8 milioni di euro, il 14% in meno rispetto all'anno precedente, influenzati dalle restrizioni in Messico, che sono migliorate significativamente nel corso del primo trimestre, anche se il loro effetto si vedrà più chiaramente nei prossimi mesi, e dal difficile contesto macroeconomico in Argentina. Escludendo queste due business unit, i ricavi crescono del 4% rispetto al primo trimestre del 2023 e sono superiori al budget per il primo trimestre elaborato dalla società. Codere Online ha registrato una notevole crescita dei ricavi del 34%, raggiungendo i 53 mln, il trimestre più alto della sua storia, guidato dalla buona performance di Messico (+51%) e Spagna (+21%). Inoltre, gli sforzi di marketing in entrambi i mercati ci hanno permesso di ampliare la base clienti attiva di quasi il 25%. Da parte sua, il fatturato del retail nel primo trimestre è stato di 260,8 mln.
L'Ebitda normalizzato del gruppo in questo periodo è stato di 47,3 mln, inferiore del 27% rispetto all'anno precedente, nettamente superiore al budget del primo trimestre. Escludendo Messico e Argentina, aumenta del 20%. Spicca la crescita del 103% su base annua dell'Ebitda normalizzato di Codere Online, che ha raggiunto gli 8,8 mln, grazie alla buona performance della Spagna e soprattutto del mercato messicano. In termini di liquidità, la cassa del gruppo è rimasta stabile durante il periodo, sia nel settore retail (65,5 mln) che in Codere Online (38,5 mln), dimostrando la capacità finanziaria dell'azienda.
Codere sta mantenendo colloqui avanzati con i suoi principali obbligazionisti per finalizzare i termini commerciali di una ricapitalizzazione globale, con l'obiettivo di migliorare significativamente il proprio bilancio e rafforzare la propria struttura di capitale per favorire la propria crescita futura. Il gruppo spera di annunciare presto i progressi su questo processo.
- 13:09 - Sostenibilità, Ciafani (Legambiente): "Non c'è economia circolare senza acquisti verdi"
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - “Non possiamo parlare di transizione ecologica se non si fa anche l'economia circolare e non c'è economia circolare se non si mettono in campo quegli acquisti verdi che portano poi il pubblico, ma anche i privati, a mettere in campo percorsi per utilizzare prodotti e beni che derivano dal riciclo piuttosto che da materie prime. Quindi è una chiusura del ciclo dell'economia circolare che è fondamentale ribadire in questo Paese che ha una leadership sul recupero di materia e che invece fa ancora molta fatica sugli acquisti verdi”. Queste le parole di Stefano Ciafani, presidente Legambiente, intervenuto al Forum Compraverde Buygreen di Roma.
“Legambiente collabora ormai da diversi anni in questo appuntamento producendo un rapporto sullo stato di applicazione degli acquisti verdi nel settore pubblico facendo una serie di focus sulle varie stazioni appaltanti per raccontare come sta procedendo la rivoluzione degli acquisti verdi, per evidenziare in quali settori si concentrano i ritardi per fare in modo che si abbassi il freno a mano e si possa accelerare definitivamente", dice.
"L'Italia è il paese leader dell'Europa, siamo più bravi dei tedeschi, lo raccontiamo e lo rivendichiamo poco. Sul recupero di materia siamo molto più bravi di tutti i paesi del nord Europa, questo un po' per ragioni storiche, l'Italia è un paese scarso di materie prime, e un po' perché poi abbiamo costruito negli ultimi 25 anni alcune filiere di raccolta e di riciclo che hanno dato risultati concreti - conclude - Dobbiamo fare la stessa cosa anche su quei pezzi dell'economia circolare dove si fa ancora più fatica. Il settore degli acquisti verdi è un settore in cui siamo ancora in ritardo, ma questo non fa venir meno la leadership italiana in questo settore che dobbiamo assolutamente raccontare sempre di più”.