Nuovo sopralluogo dei Ris di Parma nell’azienda Bozzoli di Marcheno a caccia di tracce utili per risolvere il mistero della scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli e della morte dell’operaio Giuseppe Ghirardini, 50 anni, svanito nel nulla mercoledì e trovato cadavere domenica sulle rive di un torrente a Ponte di Legno nel Bresciano, poco distante dal luogo dove aveva lasciato l’auto.

Gli esperti dei carabinieri sono accompagnati dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, nominata dal pm Alberto Rossi titolare dell’inchiesta. Sul posto anche le unità cinofile. Il legale della famiglia di Bozzoli, Patrizia Scalvi, ha intenzione di nominare un consulente, probabilmente un ingegnere metallurgico, affinché verifichi le caratteristiche tecniche del forno dell’azienda. “E’ necessario avere i dati tecnici di quel forno”, ha detto il legale.

Fin dall’inizio la convinzione dei familiari di Bozzoli è che sia avvenuto qualcosa all’interno della fonderia. “Bisogna capire – ha detto Scalvi – se quel forno possa essere aperto in presenza di alte temperature”. L’avvocato ha ribadito, infatti, che “tutto deve essere accaduto in quella fabbrica: sia che Bozzoli sia ancora lì, sia che sia stato portato via”. Nel frattempo è arrivata la conferma che sul corpo di Ghirardini non ci sono segni evidenti di violenza. L’autopsia si svolgerà nelle prossime ore, al più tardi domani.

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