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Tangenti Milano, 32 lingotti d’oro e 500mila euro in casa degli arrestati

Perquisizioni della Guardia di finanza ai due dipendenti comunali, all'ex dirigente e all'imprenditore edile arrestati con l'accusa di aver creato un sistema degli appalti su edilizia popolare e scolastica. Rinvenuti anche 19 orologi di pregio e 120 monili. L'assessore Rozza chiede di riferire in Consiglio comunale il 5 ottobre
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Trentadue lingotti d’oro, quasi 520mila euro in contanti, 19 orologi di pregio e oltre 120 monili e oggetti d’oro per un valore stimato in circa 2 milioni di euro. E’ il frutto dei sequestri operati dalla Guardia di finanza ai due dipendenti e all’ex manager del Comune di Milano e all’imprenditore arrestati ieri per un presunto giro di tangenti sull’edilizia popolare e scolastica.

I beni sono stati trovati dai militari del Nucleo di polizia tributaria di Milano, coordinati dal pm Luca Poniz, in abitazioni e cassette di sicurezza nelle disponibilità delle quattro persone arrestate ieri: Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, entrambi del settore manutenzione del Comune di Milano; Luigi Mario Grillone, fino al 2011 direttore del Settore tecnico Scuole e Strutture sociali e dipendente di City Life spa; Marco Volpi, titolare della ‘Professione Edilizia Srl’, l’azienda al centro dell’inchiesta che, secondo l’accusa, ha ottenuto appalti di favore e di cui sarebbero stati soci occulti i dipendenti comunali arrestati.

A quanto emerge, lingotti d’oro, contanti, orologi e altri oggetti di lusso sono stati sequestrati, più o meno nello stesso ammontare, a tutti e quattro gli arrestati, accusati di associazione per delinquere e corruzione (i due dipendenti anche di truffa e l’imprenditore di turbativa d’asta e falso). I 32 lingotti, da un chilogrammo ciascuno, hanno un valore di 32mila euro l’uno. I quattro arrestati saranno interrogati domani dal gip di Milano Alfonsa Ferraro.

L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Milano Carmela Rozza ha comunicato al presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo l’intenzione di riferire in aula lunedì 5 ottobre in merito alle indagini.

 

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