Ancora vittime tra i migranti diretti in Europa via mare. Uno scontro tra un traghetto e un gommone ha provocato la morte di tredici persone, tra cui quattro bambini secondo il sito della Bbc, sei per il quotidiano Milliyet, al largo della città turca di Canakkale, nel mar Egeo. La piccola imbarcazione trasportava quarantasei rifugiati tutti siriani ed è entrata in collisione mentre stava tentando di raggiungere l’isola greca di Lesbo. La Guardia costiera turca ha messo in salvo venti persone e tredici risultano disperse.

Si tratta del secondo naufragio registrato oggi nelle acque dell’Egeo, dopo che la guardia costiera di Atene aveva recuperato il cadavere di una bimba di sei anni – anche se secondo le autorità locali non è chiaro se sia annegata ieri o oggi – e tratto in salvo venti persone avvistate tra le acque al largo di Lesbo da un elicottero dell’agenzia europea Frontex. I sopravvissuti hanno riferito che a bordo dell’imbarcazione viaggiavano altre 26 persone che risultano ancora disperse. Ieri una bambina siriana di 5 anni era annegata nel tentativo di attraversare lo stesso tratto di mare che separa la Turchia dalla Grecia.

Intanto continuano ad arrivare profughi anche sulle coste italiane. Questa mattina duplice sbarco a Pozzallo per un totale di 672 migranti a bordo di due navi. La prima ad attraccare nel porto della cittadina in provincia di Ragusa è stata la nave Vega della Marina militare italiana con 337 persone, recuperate ieri nel Canale di Sicilia in uno dei tanti gommoni in difficoltà, mentre la seconda imbarcazione con altri 335 profughi è stata la norvegese Siam Plot, impegnata nell’operazione Triton. La Questura di Ragusa, considerato l’alto numero di migranti in arrivo, sta predisponendo il trasferimento verso altri centri di accoglienza.

La nave Luigi Dattilo della Guardia costiera, con a bordo 1.137 rifugiati, è in arrivo nel porto di Crotone. La maggior parte di loro, oltre 700, saranno trasferiti nel Centro richiedenti asilo di Sant’Anna, mentre 400 verranno distribuiti in altre strutture già individuate.

Nel pomeriggio, infine, giungerà nel porto di Reggio Calabria un’altra nave, la Bourbon-Argos, di Medici senza Frontiere con a bordo 877 migranti, di cui 600 uomini, 238 donne (fra queste otto in stato di gravidanza) e 39 minori di diverse nazionalità. La Prefettura della città calabrese coordinerà le attività di primo soccorso e assistenza, che saranno prestate dalle forze dell’ordine e associazioni di volontariato. Dopo i primi controlli e le cure sanitarie del caso, i migranti saranno trasferiti in strutture di varie regioni, in base al piano di riparto predisposto dal ministero dell’Interno.

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