Ogni anno prima dell’estate, come è giusto che sia, assistiamo ad un proliferare di campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali domestici, dalle più istituzionali come quella del Tg2 che inquadra i musi e gli occhi pieni di amore dei nostri amici a quattro zampe sulle note di “Amore senza fine” di Pino Daniele a quelle più esilaranti come il video realizzato dal comico Enzo Salvi che dopo aver sostituito un cane abbandonato in autostrada con un tale sudaticcio in giacca e cravatta chiosa: “Non abbandonare il tuo cane in autostrada, morirebbe di fame. Abbandona un politico, tanto ha già mangiato”.

Dato che i nostri cani e i nostri gatti fanno parte della famiglia, se non abbiamo la fortuna di avere parenti o amici ai quali possiamo affidarli durante la nostra assenza, ci attrezziamo di tutto punto per portarli con noi munendoci di trasportino, contenitori per il cibo e l’acqua, vaccinazioni e passaporti se dobbiamo prendere treni o aerei. E qui viene il bello perché non tutte le compagnie aeree accettano animali a bordo, specie quelle low cost così gettonate tutto l’anno ma soprattutto in questo periodo.

Sul sito aeroporti.com si legge “prima di prenotare il biglietto aereo assicuratevi che sul volo scelto ci sia posto per il proprio animale da compagnia” e fin qui tutto bene. Poi più in là “durante tutto il viaggio in cabina l’animale non può uscire dal trasportino tranne se tutti i passeggeri e il pilota dell’aereo sono d’accordo” e qui già le cose si complicano perché la hostess o lo stuart avranno senz’altro qualcosa di più importante da fare che un’indagine demoscopica estemporanea per stabilire se la sciura della decima fila soffre di allergia al pelo di Fido.  Senza tener conto del fatto che se il nostro cane pesa più di 10 chili (per alcune compagnie 6) non può stare manco in cabina ma deve viaggiare nella stiva e sullo stesso sito c’è scritto “rimanere il più possibile vicino al proprio animale se deve viaggiare nella stiva”. Cioè? Sfido chiunque a farsi un viaggio nella stiva a meno che non sia un clandestino in fuga o un trafficante di stupefacenti con due o tre taglie sulla testa.

Ma ritorniamo un attimo al primo punto e soffermiamoci sul quesito: quante sono le compagnie aeree che accettano animali a bordo? Pare che Alitalia sia una di queste insieme ad Air Berlin, Air France, American Airlines, Australian Airlines ed Emirates (se il viaggio non supera le 17 ore) previo pagamento di un supplemento che varia a seconda dei casi. E se ci eravamo messi in testa di risparmiare proprio sul volo? Easyjet e Ryanair accettano solo cani guida per ciechi e disabili, per i nostri pelosi non c’è alcuna possibilità di salire a bordo. Sul sito di Ryanair alla voce “Termini e Condizioni Generali di Trasporto” la dicitura “animali” non è nemmeno contemplata e bisogna andare al punto 8, ovvero “bagaglio” per avere qualche dritta in merito. Al punto 8.9 si legge “Ryanair non trasporta animali o merci sui nostri voli ad eccezione dei cani guida su alcune rotte (manco tutte)” e agli animali da compagnia, equiparati alle merci, è dedicato meno spazio che alle ceneri umane il cui trasporto, nel paragrafo sottostante, è consentito come “bagaglio a mano”.

Se vogliamo che i nostri amici a quattro zampe ci seguano non ci resta che prendere il treno ma se sono di grossa taglia non possono accedere ai livelli Executive, Premium, Area del Silenzio e salottini. Oppure possiamo optare per la classica auto sempre che all’arrivo in autogrill o peggio in hotel o in spiaggia non troviamo la malefica scritta con l’immagine di Fido accanto “Io qui non posso entrare”.

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