Congelare il ritorno in India di Massimiliano Latorre, e chiedere il rientro in Italia di Salvatore Girone. È la strategia messa in atto dalla Farnesina per ottenere il rientro dei Marò nel nostro Paese.

L’Italia ha infatti chiesto al Tribunale internazionale del diritto del mare, organo indipendente dell’Onu con sede ad Amburgo, che  Latorre possa restare nella Penisola, dato che è qui da aprile, mentre  Salvatore Girone, al momento in India,  possa farvi rientro, almeno fino alla conclusione del procedimento dell’arbitrato.

La Farnesina ha richiesto, inoltre, la sospensione della giurisdizione a carico dei marò sotto processo in India: in pratica il ministero degli Esteri ha chiesto d’interrompere il processo contro i fucilieri di Marina.  Latorre era stato autorizzato dalla Corte Suprema indiana a rimanere in Italia fino a luglio, per proseguire il trattamento terapeutico previsto dopo l’ictus che lo aveva colpito a fine agosto.

La richiesta all’organo dell’Onu, prosegue il ministero degli Esteri, è dettata dalla necessità di tutelare i diritti dei fucilieri di Marina e dell’Italia durante lo svolgimento del procedimento arbitrale avviato il 26 giugno. Il Tribunale  dovrà esprimersi sulle istanze italiane entro alcune settimane. I due militari erano stati accusati di aver ucciso, al largo della costa del Kerala, due pescatori indiani il 15 febbraio 2012, e vennero arrestati dalle autorità indiane con l’accusa di omicidio il 19 febbraio. 

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