“Mi fa ridere, se non fosse una cosa triste, il fatto che si proponga di scioperare contro un governo che sta assumendo 100mila insegnanti, elimina i precari e sta dando più soldi. Il più grande investimento fatto da un governo nella scuola italiana”. Lo afferma Matteo Renzi in un’intervista concessa a Rtl 102.5. “Non si lascia la scuola solo ai sindacati” – sottolinea il premier – “la scuola è degli studenti e delle famiglie. Se i sindacati fanno sciopero perché hanno paura che noi gli togliamo il diritto di fare quello che vogliono, fanno bene. Ma non dicano che lo fanno contro un governo che assume e che aumenta gli stipendi. E aggiunge: “So che in tanti alzano la voce, urlano e sbraitano. Li lasciamo urlare e sbraitare. Noi siamo qui per ridare un futuro al Paese, per muoverlo dalla palude in cui si è trovato per troppi anni, quando tanti urlavano senza fare niente. E le riforme stanno procedendo. Questo governo durerà da qui al 2018. Abbiamo appena iniziato. Con calma tutto quello che abbiamo detto che faremo lo faremo”. Renzi definisce di “buon senso” la proposta del ministro Delrio sugli stop agli scioperi durante Expo e Giubileo: “E’ sacrosanto il diritto allo sciopero, però ci vuole rispetto e garantire i servizi pubblici essenziali. Le aziende partecipate? Sono uno dei grandi temi del 2015: in alcune regioni funzionano bene, in altre sono carrozzoni in cui sistemare gli amici degli amici. Le partecipate devono darsi una regolata“. Il premier rende anche omaggio a Valentino Rossi e all’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff e pronuncia una battuta su Massimo D’Alema, rivolgendosi alla conduttrice: “Oggi è il suo compleanno? Non lo sapevo. Gli faccia i miei auguri e me lo saluti”
Diritti - 20 Aprile 2015
Scuola, Renzi vs sindacati: “Fa ridere indire uno sciopero contro il governo che assume”
La Playlist Diritti
- 16:42 - Difesa: Rauti, 'svincolare impegno 2% Pil da Patto stabilità, confido in nuova maggioranza Ue'
Pescara, 26 apr. (Adnkronos) - Investire il 2% del Pil in difesa, un impegno assunto da tutti i Paesi Nato, "vedono attualmente una media europea attorno all'1,5%: bisogna rafforzare gli sforzi e programmare il raggiungimento dell'obiettivo" del 2%. "Il ministro Crosetto ha insistito in Europa perché questo impegno venisse svincolato dal Patto di stabilità, si è persa un'occasione -non da noi ma da Bruxelles. All'indomani del voto" delle prossime elezioni europee "mi auguro si delinei una maggioranza diversa che potrà assumere una nuova visione" che vada in questa direzione. Lo ha detto la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, intervenendo al dibattito 'Forte, libera e sovrana' moderato dal direttore dell'Adnkronos Davide Desario, tra i panel di discussione della conferenza programmatica di Fdi a Pescara.
difesa europe tornata al centro
- 16:31 - Fdi: Ciriani, 'fatto conti con passato mille volte, se lo mettano in testa'
Pescara, 26 apr. (Adnkronos) - Fdi "è un partito che ha fatto i conti con il suo passato mille volte, una volta per sempre, se lo mettono in testa finalmente: noi guardiamo al futuro e siamo un grande partito perché abbiamo un grande leader che si chiama Giorgia Meloni". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, intervenendo in apertura della Conferenza programmatica di Fratelli d'Italia, a Pescara.
In Italia "persiste un pezzo di modo editoriale, giornalistico, culturale e universitario che continua a guardare al passato con un senso di odio e di divisione. Che immagina l'Italia ancora divisa tra italiani contro italiani e che non ha ancora accettato l'idea che noi non siamo il loro nemico, noi siamo i loro avversari", ha concluso.
- 16:28 - Fdi: Ciriani, 'centrodestra maggioranza nel Paese, a sinistra il caos'
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Il centrodestra vince le elezioni perché siamo la maggioranza di questo paese e quando siamo uniti vinciamo ovunque, siamo un blocco sociale ed economico che si riconosce attorno ad alcuni principi semplici: lavoro, senso del dovere e merito". Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani intervenendo alla conferenza programmatica di Fdi a Pescara. "Dall'altra parte - afferma - è solo confusione: si mettono insieme contro di noi ma non hanno un programma per governare questo paese". Poi un riferimento anche alle polemiche delle ultime settimane: "Noi non potremo vincere mai con la censura, vera o presunta che sia. Io l'ho vissuta sulla mia pelle e so cosa significa, per questo dobbiamo starne alla larga".
- 16:17 - Fdi: palco vista mare, a Pescara attesa per annuncio Meloni domenica (2)
(Adnkronos) - A inaugurare la kermesse - che ha visto tra i primi ad arrivare Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica e del tesseramento del partito - il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il governatore abruzzese Marco Marsilio, il senatore e coordinatore della Regione Abruzzo per Fdi Etel Sigismondi, i deputati abruzzesi Luca Sbardella e Guerino Testa, nonché il sindaco di Pescara Carlo Masci che ha richiamato, nel suo intervento, la vista mozzafiato: "avete visto che meraviglia?", ha rimarcato incassando un applauso della platea.
- 16:14 - Infortuni: operaio di 18 anni cade da un'altezza di 10 metri, è grave
Milano, 26 apr. (Adnkronos) - Un operaio di 18 anni di origini albanesi è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato da un'altezza di circa 10 metri. E' accaduto intorno alle 15 in via Senato, nel pieno centro di Milano. Il giovane stava lavorando in un cantiere edile posto all'interno di un edificio in ristrutturazione, quando per cause in corso di accertamento è precipitato in un cavedio.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Milano: il personale del nucleo Saf ha provveduto a mettere il giovane in sicurezza e a riportarlo in superficie, attraverso una complessa ed articolata manovra. L'operaio è stato subito dopo affidato alle cure dei sanitari del 118. Trasportato all'ospedale Niguarda in codice rosso, le sue condizioni sono gravi. Sul posto anche personale della polizia locale.
- 16:12 - Europee: Crosetto, 'asticella 30%? Non è corsa a ostacoli, affermare nostre idee'
Pescara, 26 apr. (Adnkronos) - Le elezioni Europee "non sono una corsa ostacoli, hanno un significato politico, quindi non è che uno ha un risultato, punta ad affermare delle idee, dei principi, infatti il dibattito di oggi non è un dibattito che ha come scopo quello di aumentare i voti, ma quello di dire perché vogliamo andare in Europa, cosa vogliamo cambiare in Europa, cosa dovremmo fare". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della conferenza programmatica di Fdi a Pescara, rispondendo a chi gli domanda se il partito di via della Scrofa punti a raggiungere il 30%.
Quanto alla questione di chi guiderà la commissione e degli equilibri che emergeranno, "la presidente Meloni ha detto chiaramente che una volta fatte le elezioni vedremo come si potrà fare, che maggioranza si potrà formare e chi sottoscriverà il programma dei conservatori".
- 16:08 - **25 aprile: Parenzo, 'c'ero come ogni anno, non capisco di cosa mi accusino gli studenti'**
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Non ho capito di che cosa mi accusino questi ragazzi dei collettivi, non mi fa piacere essere finito nel mirino di queste persone, essendo uno non solo per la libertà di parola, ma che in tutte le mie trasmissioni ha sempre invitato tutte le voci per dare massima visibilità a tutte le posizioni, anche quelle più lontane da me". A dirlo all'Adnkronos è David Parenzo, che interviene dopo le polemiche scatenate dal sit in fuori dagli studi di La7 degli studenti delle organizzazioni Cambiare Rotta e Osa, in cui è stata criticata la presenza del giornalista con la Brigata Ebraica alla manifestazione per il 25 aprile a Roma.
"Io c'ero come ogni anno, questo ci tengo a precisarlo -spiega Parenzo - Sono arrivato lì scortato, perché oggi purtroppo se non hai la protezione rischi, ed ero con il rabbino capo, il professor Riccardo Di Segni, con Victor Fadlun, e l'ex presidente della comunità ebraica di Roma. Sono andato con loro, sono stato alla deposizione della corona della Brigata ebraica, poi me ne sono ritornato a casa. C'era la comunità ebraica, c'erano un sacco di persone, ero lì alle 8 del mattino, e alle 8.50 ero già negli studi televisivi, a preparare la mia trasmissione".
Parenzo scandisce quindi di non essersi accorto nel dettaglio di ciò che accadeva in piazza: "Non ho visto cosa succedeva, sono arrivato scortato e sono andato via scortato -specifica- Non ho mai urlato niente a nessuno, né ho urlato alcun tipo di slogan. Ho fatto quello che faccio tutti gli anni". Il giornalista poi spiega nel merito la sua posizione: "Io condanno ogni forma di violenza, ogni aggressione, quindi non ho nulla da temere da questo punto di vista", prosegue. "Non ho idea di cosa mi contestino, è chiaro che sono finito nel mirino di questi antagonisti". Il giornalista rivela poi un dettaglio privato: "Io sono andato come ogni anno alle manifestazioni del 25 aprile, ci vado da quando ero un bambino con mio padre, peraltro oggi è il giorno del suo compleanno e noi abbiamo sempre festeggiato il 25 aprile andando in piazza. Da qualche anno lo faccio con degli amici che vogliono ricordare la Brigata ebraica".
"Voglio dire una cosa: la Brigata ebraica non ha nulla a che vedere col conflitto tra Israele e Palestina, non c'entra con la guerra contro Hamas -aggiunge poi all'Adnkronos il giornalista di 'La Zanzara' - perché la Brigata ebraica è il battaglione formato da ebrei che con gli angoloamericani hanno contribuito a liberare l'Italia, quindi era un gruppo molto specifico, che non aveva nel simbolo peraltro neppure i colori della bandiera di Israele che arriva molto dopo, perché qui parliamo di prima della fondazione dello Stato di Israele, che notoriamente è avvenuta dopo la seconda guerra mondiale. Qualcuno dunque mi deve spiegare che cosa c'entrano le bandiere palestinesi con il 25 aprile, e in particolare con la brigata ebraica nulla: niente".
Parenzo registra poi in generale un clima molto teso: "Io ho un sacco di storie di amici, di figli di amici, che vanno anche nelle università e non portano la kippah perché hanno paura. Posso raccontare un fatto personale: i miei figli vanno alla scuola ebraica e dalla divisa gli hanno tolto il simbolo. C'è una menorah, che è il logo della scuola, e per ragioni di sicurezza è stato tolto. Questo è il clima nel quale si vive, purtroppo". Ciò nonostante "io dico: confrontiamoci, parliamo: anche caratterialmente io non sono di cultura radicale e sono proprio per il dialogo, sempre e comunque".