Da povero a miliardario grazie al baseball
Provate a pensare di passare in pochi secondi dal non avere nemmeno un conto in banca ad averne uno che contiene più di 31 milioni di dollari, liberi da qualsiasi vincolo di utilizzo e tutto questo senza né aver vinto nessun tipo di lotteria né essere l’inaspettato protagonista di qualche clamoroso errore di trasferimento di capitali. A Yoan Moncada, diciannovenne giocatore di baseball cubano, considerato dagli scout di mezza America come il miglior prospetto in circolazione, tutto questo è accaduto realmente, catapultandolo in un batter d’occhio nella realtà del professionismo sportivo statunitense, meno di un anno dopo il suo arrivo dall’isola di Fidel. Ma per lui, almeno per la parte finanziaria, i 31 milioni di dollari potrebbero essere solo l’inizio, visto che Boston, che l’ha spuntata sulle altre 29 squadre del campionato pro, tutte interessate a metterlo sotto contratto, in realtà di milioni ne dovrà spendere almeno 63 se lo vorrà vedere in campo sin dai prossimi mesi. Moncada, arrivato in USA non da fuggitivo, ma con il permesso del governo cubano, in questi giorni è letteralmente braccato dalla stampa del Massachusets, che per ora sembra più interessata ai suoi primi acquisti, con la montagna di soldi che ha a disposizione, piuttosto che sapere come pensa di adattarsi al sistema di gioco del baseball professionistico americano, lontano miglia da quello di Cuba.
L’errore clamoroso del poliziotto cosa milioni di danni allo stato del Nevada
Quello che è capitato a Robin e Beverly Bruins, una coppia di settantenni collezionisti d’auto, provenienti dalla stato di Washington ed in visita a Las Vegas, ha veramente del clamoroso. I due, a bordo di una Chevrolet Impala del 1962, sono stati intercettati dalla stradale del Nevada per un normale controllo di routine legato ad un serie di furti di auto d’epoca. Il poliziotto in servizio, ancora con le due auto in movimento, ha inserito nel computer un segno + di troppo, nel richiedere notizie sul veicolo. Una volta ricevuta la schermata che attribuiva la targa ad una Harley Davidson, lo stesso aveva quindi deciso di bloccare la coppia. Questa volta, da fermo, l’agente aveva dettato la targa alla centrale, usando la radio: chi però aveva ricevuto la comunicazione ha sbagliato a trascriverla, generando un secondo errore di identificazione, questa volta decisamente più grave, visto che la targa sbagliata apparteneva ad un auto realmente rubata in California qualche giorno prima. A quel punto l’agente aveva fatto scendere l’uomo dalla macchina, cominciando a trattarlo, nonostante l’età, alla stregua di un pericoloso delinquente. Dopo averlo fatto completamente spogliare, lo aveva fatto inginocchiare sul bordo dell’autostrada, ammanettandolo di fronte alla moglie chiusa in macchina. Alle richieste della donna, che voleva sapere cosa stava succedendo, il poliziotto, le aveva solo detto che suo marito sarebbe finito in prigione “probabilmente per lungo tempo”. Di lì a poco il povero Robin si era ritrovato in una cella della contea, dove aveva trascorso la notte in compagnia di una dozzina di delinquenti veri. Solo durante la mattinata successiva la moglie, che gli aveva invano tentato di portare delle medicine in cella, era riuscita a farsi ascoltare da qualcuno. Scoperto finalmente l’incredibile errore, l’uomo era stato poi liberato, tra l’altro senza nemmeno delle scuse ufficiali. Adesso la coppia ha deciso di fare causa per danni al dipartimento di polizia del Nevada e allo stato stesso per qualche milione di dollari. Facile scommettere che la vinceranno.
I nomi più sexy da dare ai propri figli
Dopo il grande successo di “50 sfumature di grigio” negli Stati Uniti come nel resto del mondo (Italia ovviamente compresa) tutto sembra relazionato al sesso e ai suoi dintorni. Senza perdere troppo tempo è quindi uscita la classifica dei 20 nomi (dieci per genere) più sexy tra quali scegliere se si vuole assicurare al neonato un futuro “sessualmente positivo”. Eccoli, secondo un sondaggio fatto dal sito Babynamewizard.com. Per le donne: Nicolette, Natalia, Anais, Paulina, Alessandra, Michelle, Chanel, Soraya, Adrianna e Giuliana. Per gli uomini invece: Lorenzo, Rhett, Romeo, Matteo, Dimitri, Dane, Marcelo, Dante, Jack e Remy. Ci sono, ovviamente anche quelli meno sexy in assoluto, limitandoci ad un paio, Getrude e Mildred al femminile, Dick e Howard al maschile.
L’omicida che si è incastrato da solo al processo
Sembra un film giallo stile Hollywood d’antan ed invece è la realtà. Nove anni dopo l’uccisione di Alexandra Ducsay, giovane attrice con un ruolo importante nella serie tv Law & Order, la giustizia ha finalmente condannato il colpevole. Ci sono voluti anni di indagini per incastrare tale Matthew Pugh, uno spacciatore alle prime armi al tempo dell’omicidio, poi diventato con gli anni un piccolo boss della zona di Hartford, in Connecticut. L’attrice era stata trovata in casa sua, con il cranio fracassato da una statuetta ricevuta come premio per una sua interpretazione. La cosa curiosa sulla risoluzione di un caso è che, almeno inizialmente, aveva riempito i telegiornali di mezza America, è che il colpevole, si è praticamente fregato con le sue mani. Inizialmente, infatti, Pugh era stato chiamato a deporre dalla difesa come persona informata dei fatti, ma una volta seduto sulla sedia dei testimoni aveva cominciato a cadere in una serie infinita di contraddizioni, finendo con l’insospettire un po’ tutti. Incriminazione e condanna sono poi arrivate di conseguenza.
Scavare un tunnel per entrare gratis allo stadio
Nei giorni scorsi vi sarà probabilmente capitato di incrociare la notizia che raccontava di un misterioso tunnel sotterraneo trovato a pochi passi dall’Air Canada Centre di Toronto. La scoperta del tunnel, lungo più di dieci metri e alto quasi un metro e ottanta, aveva fatto scattare l’allarme anti terrorismo nella città canadese, generando una ridda di ipotesi su chi e perché lo avesse scavato. Alla fine si è scoperto che di terroristico c’era davvero ben poco, visto che gli “autori” dell’opera sono due ragazzi locali che uno volta individuati e arrestati hanno candidamente ammesso di aver creato la galleria per “motivi “personali”. Quali? La possibilità di entrare gratis alle partite di basket e di hockey che si giocano all’Air Canada. Il tunnel, infatti, doveva proseguire fin sotto l’impianto, permettendo così l’accesso al palazzo ai suoi due ingenui costruttori.
Air Jordan tra i più ricchi d’America
Michael Jordan non solo è unanimemente riconosciuto come il miglior giocatore di basket di tutti i tempi, ma adesso è anche il primo ex atleta ed essere inserito dal mensile Forbes nella lista dei miliardari americani. Con l’acquisto della maggioranza azionaria della squadra di Charlotte, valutata attorno ai 500 milioni di dollari, Jordan ha raggiunto la 513esima posizione in classifica, superando anche se di poco la soglia del miliardo di bigliettoni. Per quanto riguarda la pallacanestro, Jordan può considerarsi in buona compagnia, visto che ben 18 proprietari su i 30 della NBA rientrano in questa lista decisamente esclusiva
Il più lussuoso hotel del mondo sta per aprire alle Bahamas
La potremmo chiamare la rivincita dell’Occidente, almeno in materia di mega edifici di lusso. Se infatti volete il meglio per quanto riguarda un albergo dimenticatevi Dubai, Macao o Shangai, ma puntate dritto verso le Bahamas. Il 27 marzo aprirà infatti i battenti il Baha Mar, il più vasto complesso turistico di lusso al mondo. A parte un casinò che per superficie fa impallidire i più grandi e famosi di Las Vegas, il Baha Mar raccoglie cinque brand alberghieri molto di moda al momento, come l’SLS (presente già a Miami e Los Angeles), il Rosewood, il Mayakooba, l’Hyatt e lo spagnolo Melia. Il tutto ovviamente in riva al mar dei Caraibi, in una delle posizioni migliori delle Bahamas stesse. Costato più di 3 miliardi di euro, il Baha Mar ospiterà nel complesso più di 3000 persone che potranno usufruire della più grande spa del mondo, ballare in un mega night club disegnato da Lenny Kravitz, mangiare in dieci ristoranti diversi oltre a giocare a golf in un campo già prenotato dal tour professionistico del PGA.
“Attenzione, io faccio cose stupide”
Il sessantaseienne Luciano Gutierrez, fermato dalla polizia texana qualche giorno fa, non solo è una vecchia conoscenza della stradale, ma sembra conoscere lui stesso i suoi limiti. Guiterrez ha infatti collezionato il nono arresto consecutivo per guida in stato di ubriachezza, ma questa volta sembra aver capito che qualcosa in lui non funziona come dovrebbe. Sulla maglietta che indossava al momento dell’ultimo arresto, infatti, si leggeva chiaramente: “Warning I do stupid things“, ovvero “Attenzione, io faccio cose stupide”. Appunto.