I medici l’hanno chiamata Daniela, e oltre ad essere una delle prime nate dell’anno, è la prima bimba ad essere stata lasciata nella culla termica per i bambini “non desiderati” dell’ospedale Careggi di Firenze. Una risposta ai tempi di crisi? La culla funziona come l’antica ruota degli esposti medievale, dove le madri che non potevano tenere il figlio lo abbandonavano perché qualcuno se ne occupasse. Stesso principio, insomma, ma con tutta la modernità del terzo millennio: nata dal progetto “Ninna Ho” della fondazione Francesca Rava, la culla termica si aziona con un pulsante che apre una saracinesca, e grazie ad una webcam avverte i medici di turno – in tempo reale – della presenza di un bebè nel locale climatizzato. Nulla che renda meno gravoso privarsi di un figlio, ma di certo lo rende più sicuro. Come spiega però il dottor Carlo Dani, primario del reparto maternità, la soluzione migliore per i genitori di bimbi non desiderati resta la struttura ospedaliera: “Bisogna ricordare alle mamme in difficoltà che possono partorire in ospedale in assoluto anonimato”

Intanto, per la piccola Daniela è già boom di richieste di adozione, e in molti si sono offerti di poter aiutare contattando direttamente il reparto maternità del Careggi. Ma il Tribunale dei Minori ha immediatamente precisato che l’iter per l’adozione della piccola procederà attraversa la selezione di genitori che già da tempo hanno iniziato il percorso previsto dalla legge  di Max Brod

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