Piazze blindate, aggressioni, cortei di protesta. La campagna elettorale per le regionali dell’Emilia Romagna è stata segnata da gravi momenti di tensione, che hanno interessato tutti i partiti e in particolare la Lega Nord. In questi anni nella terra di tradizione rossa, il Carroccio sembrava quasi sparito o in fase dormiente, ma la campagna elettorale messa in piedi dal segretario Matteo Salvini per riprendersi l’Emilia-Romagna è riuscita a riaccendere i riflettori sulla Lega dimenticata. Soprattutto dopo le aggressioni al campo nomadi di Bologna, che hanno trascinato il Carroccio nelle polemiche, ma anche riportato al centro del dibattito politico i temi cari alla Lega, come l’immigrazione e la sicurezza. Da allora è stato un crescendo di dissidi, tra minacce e provocazioni, tra il movimento guidato da Salvini e i gruppi di antagonisti, che in ogni città hanno fatto sentire la propria voce contro il partito, ma non solo. Dall’aggressione al campo nomadi la situazione generale sembra essere degenerata  e l’ultimo giorno di campagna elettorale non ha fatto eccezione: un sasso contro la casa del candidato della Lega Nord, quattro denunciati per i danni alla sede del Partito democratico e un camper elettorale di un consigliere di Forza Italia bruciato nella notte. Il clima alla vigilia delle regionali rimane tesissimo.

Quattro giovani attivisti del collettivo Hobo, di età compresa tra i 20 e i 26 anni, sono stati identificati dalla Digos di Bologna, individuati come presunti autori dell’assalto al circolo del Pd in piazza della Pioggia, sotto le Due Torri. L’assalto si era verificato in occasione della visita del premier Matteo Renzi per la chiusura della campagna elettorale di Stefano Bonaccini (Pd), quando un gruppo di antagonisti si era diretto verso la sede del partito infrangendo la bacheca per gli avvisi e lanciando uova contro la saracinesca chiusa. I giovani fermati sono tre ragazzi e una ragazza, tutti noti agli inquirenti e con alle spalle diverse denunce, a cui si aggiungono altri due su cui sono in corso verifiche. Dopo gli accertamenti, il fascicolo sarà inviato alla Procura con relativa denuncia, in cui si profila il reato di danneggiamento.

Anche la Lega è stata colpita. Nella mattinata di venerdì è stata segnalata un’aggressione al candidato Umberto Bosco. La sua casa, in zona Bolognina a Bologna, sarebbe stata colpita da una sassata. Secondo quanto denunciato dal Carroccio, la pietra era avvolta in un volantino elettorale del candidato, ricoperto di scritte rosse. “Un avvertimento in stile mafioso, dopo anni di politiche Pd Bologna è diventata proprietà della malavita. Ora scenda in campo l’esercito, questo schifo non può continuare”, ha detto il candidato alla presidenza della Regione, Alan Fabbri. Bosco durante la campagna elettorale aveva postato un video in cui diceva di noleggiare un immigrato, per poi lasciarlo “a pane e acqua”, ed era insieme a Salvini davanti al campo nomadi in via Erbosa, quando l’auto del segretario venne assalita dai collettivi.

A Parma invece la chiusura della campagna elettorale della Lega è stata celebrata in concomitanza a un corteo degli antagonisti e dei centri sociali organizzato proprio contro il Carroccio. Circa 200 persone hanno sfilato per le strade del centro storico, dal quartiere popolare dell’Oltretorrente alla volta della piazza del Comune, dove erano attesi Roberto Maroni e Roberto Calderoli. “Fuori i razzisti da Parma” si leggeva sugli striscioni sventolati per le vie del centro storico, seguiti da manifestanti incappucciati come i membri del Ku Klux Klan che tenevano in mano cartelli con su scritto “Salvini uno di noi”. La piazza però era blindata dalle forze dell’ordine e il corteo non è riuscito a raggiungere il comizio dei leghisti.

Allarme anche a Modena, dove il camper utilizzato per la campagna elettorale di Andrea Galli, candidato di Forza Italia alla Regionali e consigliere comunale, è stato distrutto nella notte di giovedì da un incendio, che secondo i primi accertamenti sarebbe doloso. L’episodio, avvenuto in città non lontano dal centro, non ha provocato feriti, ma conferma il generale clima di agitazione di questa corsa elettorale.

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