“Ho incontrato Galan in carcere, ho trovato un uomo finito, che per un’ora mi ha detto soltanto di volersi uccidere, di non poter più resistere”. Daniela Santanchè (parlamentare di Fi), ospite a ‘L’Aria che tira’ (La7), si concentra sulla durezza umana della carcerazione preventiva (“siamo l’unico Paese al mondo con questo rito barbaro“) inflitta all’ex presidente del Veneto Giancarlo Galan. “Non entro nel merito del patteggiamento, ma continuerò la mia battaglia contro la carcerazione preventiva. Avendo visto in che condizioni era, non faccio fatica a credere che abbia patteggiato, pur di sopravvivere”. Poi una stoccata ai compagni di partito, rei di aver dimenticato Galan in carcere: “Sono amareggiata dal comportamento di Forza Italia sulla giustizia, non abbiamo il coraggio di fare questa campagna, non ne parliamo nemmeno più”

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Mose, Santanchè (Fi): “Galan mi ha detto che pensava di uccidersi”

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