La famiglia di Jules Bianchi, il pilota di Formula 1 rimasto gravemente ferito dopo l’incidente durante il Gran Premio di Suzuka, in Giappone, decide di parlare della salute del giovane francese dopo giorni di silenzio: “Jules rimane nell’unità di terapia intensiva del Mie General Medical Center di Yokkaichi. Ha subito una lesione assonale diffusa ed è in condizioni critiche ma stabili. I medici dell’ospedale stanno fornendo il migliore trattamento possibile e siamo grati per tutto ciò che hanno fatto per Jules dal momento del suo incidente”, scrivono in una nota. Intanto, la Federazione internazionale dell’automobile (Fia) ha deciso di aprire un’inchiesta sull’incidente.

Condizioni gravi ma stabili. “Questo è un momento molto difficile per la nostra famiglia, ma i messaggi di sostegno e di affetto per Jules da tutto il Mondo sono stati una fonte di grande conforto per noi. Vorremmo esprimere il nostro sincero apprezzamento”. Così la famiglia del pilota 25enne della Marussia ringrazia, in una nota, i fan che hanno seguito da vicino la vicenda di Bianchi, rimasto gravemente ferito dopo lo schianto contro il carro-gru che stava trasportando l’auto di Adrian Sutil, finito anche lui fuori pista. I familiari fanno sapere che le condizioni rimangono “gravi ma stabili” dopo l’operazione al cervello alla quale è stato sottoposto e ringraziano il luminare francese Gerard Saillant, medico di fama mondiale che ha curato, tra gli altri, anche Michael Schumacher e Ronaldo. Un “grazie” l’hanno rivolto anche al professor Alessandro Frati, neurochirurgo dell’Università di Roma La Sapienza, che ha viaggiato in Giappone su richiesta della Scuderia Ferrari.

La Fia apre un’inchiesta. Jean Todt, ex direttore della scuderia Ferrari e oggi presidente della Fia, ha chiesto che venga scritto un rapporto sull’accaduto che chiarisca l’esatta dinamica dell’incidente. La richiesta del dirigente francese arriva dopo le polemiche scaturite dall’operato dell’organizzazione giapponese, mentre il carro-gru stava spostando la Sauber di Adrian Sutil finita contro le barriere protettive. Incaricato di raccogliere tutte le informazioni necessarie per poter redigere un rapporto sulle esatte circostanze dell’incidente è Charlie Whiting, direttore della corsa, che dovrà presentare il documento prima del prossimo Gran Premio di Russia, a Sochi, in programma nel prossimo weekend.

Al 43esimo giro del Gran Premio del Giappone, il pilota è uscito di strada in una curva dove, poco prima, aveva finito la sua corsa anche Sutil con la sua Sauber. Per spostare l’auto del pilota tedesco era intervenuto il carro-gru. Quando l’auto di Bianchi è finita fuori pista è finita per schiantarsi contro la ruspa. Il pilota è apparso subito in gravissime condizioni e l’attenzione della Fia, oltre che sul suo stato di salute, si è concentrata sull’operato dei responsabili del circuito che, come si vede dalle immagini, stavano sventolando la bandiera verde nel tratto interessato dall’incidente, segno che indica la fine di ogni pericolo e che la gara può riprendere. Dall’organizzazione fanno sapere, però, che alla curva precedente un altro responsabile stava sventolando la bandiera gialla, che indica un pericolo immediato o un incidente nelle vicinanze, ma non ci sono immagini che possano provare queste dichiarazioni. Proprio per chiarire l’operato degli organizzatori, la Fia ha deciso di indagare.

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