Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefonato al presidente dimissionario della Regione Emilia Romagna Vasco Errani esprimendogli la propria vicinanza e amicizia. Renzi ribadisce la propria fiducia nel lavoro della magistratura auspicando che l’onestà di Errani possa essere riconosciuta in Corte di Cassazione.  La Costituzione ci dice, sostiene il capo del governo, che un cittadino è innocente finché una sentenza non passi in giudicato e Renzi intende attenersi a questo principio di civiltà giuridica e costituzionale per Errani come per tutti gli altri.

Ma il messaggio è per tutti lo stesso: solidarietà e stima immutata. Da Pier Luigi Bersani a Stefano Fassina, senza dimenticare il senatore Ncd Roberto Formigoni. Il Partito democratico si stringe intorno a Vasco Errani, l’ex presidente della Regione Emilia Romagna e chiede che non lasci la carica dopo la condanna in appello a un anno per falso ideologico. La nota della segreteria Pd è arrivata dopo pochi minuti dall’annuncio del governatore. “Invitiamo Vasco Errani a riconsiderare le sue dimissioni. Proprio le parole con cui ha motivato la sua decisione dimostrano il suo senso dello Stato e delle Istituzioni“. Ma non solo. Il primo a difendere l’innocenza del politico è stato l’ex segretario Bersani, da sempre molto legato al presidente della Regione: “Chiunque conosca Errani non può dubitare della sua onestà e della sua correttezza. Con tutto il rispetto che si deve alle sentenze si dovrà dare rispetto anche alle convinzioni profonde di chi ha avuto a che fare con Errani. Una persona perbene e il miglior presidente che l’Emilia romagna abbia avuto”. Anche Matteo Orfini, neopresidente del Pd ha scritto su Twitter parole di sostegno: “E’ una persona perbene e lo dimostrerà. Ha sempre lavorato nell’interesse dell’Emilia Romagna. Spero ritiri le dimissioni”.

Video di David Marceddu 

Parla sui social network anche il senatore Ncd Roberto Formigoni, “Esprimo solidarietà e vicinanza a Errani, presidente Emilia Romagna, sono convinto che i suoi comportamenti siano sempre stati corretti”. Intanto l’opposizione a Bologna chiede che si vada al voto al più presto. “Ora elezioni subito, siamo pronti a tante nuove stelle”, commenta il consigliere regionale Andrea Defranceschi, prima sospeso e poi riammesso nel M5s. “A differenza di tanti suoi simili Errani non ci ha pensato un attimo – sottolinea Defranceschi – e questo gli fa onore. Meno, il motivo per cui è stato condannato, fatto gravissimo per chi amministra ai vertici la cosa pubblica. Ora, per lo stesso senso di responsabilità che ha dichiarato, si vada a nuove elezioni subito. Questa Regione non si può permettere un commissariamento” e “merita molto di meglio. Si preannunciano tante nuove stelle”.

In casa del Partito democratico è una gara di espressioni di stima e solidarietà. Da Alessandra Moretti fino a Stefano Fassina. “Per chiunque lo conosca”, ha detto il deputato Alfredo D’Attorre, “è impossibile nutrire il minimo dubbio sull’onesta, sul rigore e sull’assoluta trasparenza di Vasco Errani. Personalmente sono certo che riuscirà a dimostrare la totale estraneità agli addebiti nel seguito dell’iter giudiziario. La scelta delle immediate dimissioni, in assenza di qualsiasi obbligo di decadenza e in presenza di una vicenda giudiziaria non giunta alla sua definizione conclusiva, è un atto di totale rispetto nei confronti dell’istituzione regionale che Errani ha amministrato per anni con competenza e passione, lasciando un segno di buon governo che resterà”. Si è speso in difesa del governatore anche Gianni Cuperlo, ex presidente Pd: “Conosco Errani da diversi anni. Penso sia una delle persone più integre e capaci che ho incrociato nei miei partiti di ieri e nel mio partito di oggi”.

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