- 18:01 - Calcio: Onorato, 'De Rossi nuovo proprietario Ostiamare, garantirà investimenti per sviluppare l’impianto'
Roma, 23 gen. (Adnkronos) - "Daniele De Rossi è il nuovo proprietario dell’Ostiamare calcio". Ad annunciarlo è Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale. "Abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale -continua Onorato- dell'avvenuto acquisto da parte della società controllata da Daniele De Rossi. Abbiamo lavorato molto a questa soluzione e siamo orgogliosi di essere arrivati a questa svolta. Oggi scriviamo una nuova pagina per l'Ostiamare e tutto il territorio del X Municipio, dove l'impianto Anco Marzio e il club rappresentano un punto di riferimento a livello sportivo e sociale per migliaia di famiglie".
"Con De Rossi abbiamo condiviso lo stesso approccio: non esistono scorciatoie alla legalità. Daremo a lui e al suo staff tutto il supporto amministrativo del caso, come facciamo con tutti i concessionari degli impianti comunali, per superare le criticità del centro sportivo. Ringrazio Daniele che, con nuovi ingenti investimenti, garantirà all'Ostiamare un importante ammodernamento dell'impianto sportivo, un futuro roseo per la prima squadra e per la formazione dei ragazzi", conclude Onorato.
- 18:01 - Migranti: Borghi (Iv), 'governo prende in giro il Paese'
Roma, 23 gen. (Adnkronos) - "Il caso Almasri svela tutta l’incapacità di un governo che sceglie la reticenza per tentare, inutilmente, di cavarsi d’imbarazzo. Piantedosi dice che il libico è pericoloso, contraddicendo peraltro Tajani. Ma se è pericoloso, lo si arresta, non gli si offre il ritorno a casa in tutta fretta con il volo di Stato a spese degli Italiani". Lo afferma il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
"In buona sostanza, Piantedosi non dice nulla e le parole di Tajani sono invece di totale imbarazzo. Per non parlare del Ministro Nordio che ha mentito: quando ha riferito che stava valutando gli atti infatti, il volo con a bordo il libico era già partito da ore. Dopo il caso Artem Uss, dopo la vicenda Abedini, ora siamo a tre con questa incredibile situazione. Il governo - conclude Borghi - sta facendo diventare l’Italia il parco giochi dei criminali internazionali. E Giorgia Meloni che ha da dire? Il governo sta prendendo in giro il parlamento e il Paese".
- 17:52 - Terremoti: Musumeci, 'laboratorio e parco Memoria tra le rovine di Poggioreale'
Palermo, 23 gen. (Adnkronos) - "Stiamo valutando la possibilità di creare nella cittadina distrutta di Poggioreale, nella Valle del Belìce, un laboratorio europeo a cielo aperto sul rischio sismico ed un Parco della Memoria, dedicato alle vittime del sisma del gennaio 1968 che provocò la morte di circa 300 persone". Lo ha ribadito il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, ricevendo stamane a Roma il sindaco del piccolo centro siciliano, Carmelo Palermo. All' incontro hanno partecipato i capi dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, di Casa Italia Luigi Ferrara, il capogabinetto Riccardo Rigillo ed il consigliere legislativo Francesco De Luca. Secondo il ministro, le rovine di Poggioreale "si presterebbero bene, una volta messe in sicurezza, ad ospitare una sorta di laboratorio da mettere a disposizione della comunità scientifica e accademica, degli Ordini professionali, dei Vigili del fuoco e degli operatori di protezione civile. Un progetto che Musumeci vorrebbe portare avanti con il coinvolgimento di altri dicasteri (Interno, Cultura, Infrastrutture, Università), della Regione e con il pieno coinvolgimento del Comune di Poggioreale". "Il sindaco, dal canto suo, si è detto ampiamente disponibile, purché il progetto del laboratorio possa integrarsi ad altre attività, legate anche a compatibili iniziative imprenditoriali di privati. Nelle prossime settimane si effettuerà un sopralluogo tecnico nella Poggioreale distrutta, per una prima analisi e verifica dello stato dei luoghi".
- 17:36 - Migranti: Majorino, 'parole Piantedosi su caso Almasri gravissime'
Roma, 23 gen. (Adnkronos) - "Le parole del ministro Piantedosi sul caso Almasri sono gravissime. Siamo di fronte ad una pagina dai contorni sempre più oscuri. Il ministro dell'Interno conferma nei fatti che il governo fosse consapevole di aver a che fare con un trafficante e torturatore di uomini e ha scientemente ostacolato l'azione della Corte Penale Internazionale". Lo afferma Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale Pd.
"Avevamo capito che si dovessero inseguire i trafficanti di vite umane in tutto il globo terracqueo per garantirne l'arresto non per garantirne la liberazione con tanto di volo di Stato e pacche sulle spalle".
- 17:12 - **Referendum: vincitori e vinti, un club esclusivo da Craxi a Renzi fino a Papi e Re**
Roma, 23 gen (Adnkronos) - Giorgia Meloni ha tirato un sospiro di sollievo, per uno 'stress test' in meno per il suo percorso a palazzo Chigi. Elly Schlein ha trovato un nodo da sciogliere, con una nuova puntata della 'telenovela' sempre seguita sul Pd diviso. Il referendum su autonomia e Jobs act si è confermato all'altezza dei suoi predecessori: croce e delizia per i leader politici. La premier e la segretaria del Pd sono però in buona compagnia, ultime destinatarie di un 'cadeaux' referendario riservato ai membri di un club esclusivo che comprende soci come Bettino Craxi, Matteo Renzi, Amintore Fanfani e Silvio Berlusconi tra gli altri (per non parlare di papi e teste coronate).
Uno dei voti popolari più celebri resta quello del '74 sul divorzio. Una affluenza incredibile: 87,7%. Alla riffa del 'chi vince, chi perde' esce un nome su tutti, quello di Amintore Fanfani, che aveva ottenuto l'approvazione della legge sul referendum in abbinata con il sì alla legge sul divorzio. Nei piani della Dc, il verdetto parlamentare si poteva ribaltare nel Paese. E' finita con il no all'abrogazione scelto dal 59,1% dei votanti. Una debacle per la Balena bianca.
Passano solo pochi anni e il referendum concede un clamoroso bis. A metà maggio '81 si vota su vari quesiti e, tra questi, su quello promosso dal Movimento per la vita per abrogare la legge sull'aborto. Tra gli sponsor del referendum abrogativo, oltre alla Dc, scende in campo addirittura Papa Giovanni Paolo II, che si dice a favore della mobilitazione in difesa del "diritto alla vita". Il risultato fu netto: 68% per il no e il 32% per il sì. Nonostante l'endorsement papale.
(Adnkronos) - Nell'85 il vincitore, a mani basse, è invece uno solo: Bettino Craxi. Mentre lo smacco lo subiscono la Cgil e il Pci. Al centro del quesito referendario di giugno c'è il decreto San Valentino, quello approvato dal governo socialista che traglia di 3 punti percentuali la scala mobile. Va abrogato, dicono i promotori. Il leader socialista gioca una carta pesante: "Se perdo me ne vado. Un segnale anche limitato ma negativo significherebbe una sconfitta", dice in una intervista.
Dall'altra parte, "il vertice del Pci era convinto di vincere e e riacquistare una forte influenza sulla politica nazionale", ammette Luciano Lama. Non finisce secondo gli auspici del Pci e della Cgil, il no raccoglie il 54,3% e il governo Craxi si rafforza. Ma il referendum è una roulette, forse ancora più incerta delle elezioni. E così il leader socialista, qualche anno dopo, paga pegno con una amara, storica, sconfitta.
Nel '91 brilla la stella di Mario Segni, che promuove il referendum contro le pluri preferenze. Nel mirino di 'Mariotto' c'è il sistema del trio Craxi, Andreotti, Forlani allora al timone del Paese. E il Caf fa di tutto per difendersi: il segretario socialista consiglia gli italiani: "Andate al mare". Mentre Ciriaco De Mita, che pure del Caf non era membro, parla di "una cavolata" a proposito del quesito. L'esito è storico, il 95,6% è per il sì, percentuali da record. Persino l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga si complimenta con Segni. E' la spallata alla Prima Repubblica.
(Adnkronos) - In Italia, però, la storia dei referendum è la storia di Marco Pannella, che è protagonista di diverse battaglie referendaria nel corso della sua lunga carriera politica. Tra gli altri, il leader Radicale promuove nel '78 un referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti che raccoglie il 43,6% dei sì. Ma dal 'mal di quorum' non risultano immuni nemmeno campioni di preferenze come Silvio Berlusconi. Nel 2006 gli italiani vengono chiamati a giudicare le riforme costituzionali del Cavaliere: il referendum, sostenuto dal centrodestra, vede la prevalenza dei no con il 61,29%.
Se si parla di referendum e i suoi effetti, però, bisogna bussare a casa Renzi. Lo stesso ex premier oggi ne parla con ironia ("sono il massimo esperto", ripete sempre) ma nel 2016 la sconfitta del quesito confermativo sulla 'sua' riforma costituzionale, da lui stesso promosso, provoca una slavina che arriva fino a Palazzo Chigi e al Nazareno. Renzi, dopo il 59% dei no, lascia prima il governo e poco dopo la guida del Pd. "Il popolo italiano ha parlato, ha parlato in modo inequivocabile", dice nel suo discorso di addio al governo.
Ma, con rispetto per Renzi, nella storia il referendum non ha guardato in faccia nessuno. Nemmeno i Re. La prima consultazione a suffragio universale è quella del 2 e 3 giugno del 1946 per scegliere tra monarchia e Repubblica: 12.717.923 italiani scelgono la seconda opzione. Il 13 giugno del '46 il Re Umberto saluta e lascia l'Italia per l'esilio di Casa Savoia conseguente all'esito del referendum.
- 17:04 - Migranti: Magi, 'dopo Piantedosi ancora più urgente Meloni in aula'
Roma, 23 gen. (Adnkronos) - “A maggior ragione dopo le affermazioni del ministro Piantedosi oggi in Senato, è irrinunciabile che la presidente del Consiglio Meloni riferisca in prima persona e urgentemente al Parlamento sul caso Almasri Habish”. Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“Sarebbe tutto esilarante se non fosse gravissimo: dalla ricostruzione fornita sembrerebbe infatti che Nordio non sia stato informato e per questo sia avvenuta la scarcerazione, mentre invece Piantedosi, prontamente informato, avrebbe espulso Almasri. Tutto questo è assurdo e ridicolo: è evidente che la scarcerazione così come l'espulsione siano state determinate da una volontà politica. Meloni non ha più alternative: venga in aula ad assumersi la responsabilità davanti agli italiani, alla comunità internazionale. Lo faccia almeno per rispetto di tutte quelle persone torturate e uccise dal macellaio Almasri”.
- 16:52 - Oscar 2025, Isabella Rossellini candidata. 'Vermiglio' fuori da nomination
(Adnkronos) - Annunciati i candidati agli Oscar 2025 e nelle nomination rese note oggi 23 gennaio c'è un po' di Italia. Isabella Rossellini è candidata come Miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in 'Conclave'. Niente da fare invece per 'Vermiglio' di Maura Delpero: il film scelto dall'Italia per la corsa agli Oscar non ha raggiunto la cinquina dei candidati.
Fuori anche "C'è ancora domani", il film di Paola Cortellesi era stato inserito nella lista dei film eleggibili per la competizione.
L'attrice italiana, naturalizzata statunitense dovrà vedersela con Zoe Saldana (Emilia Perez), Monica Barbaro (A Complete Unknown), Ariana Grande (Wicked) e Felicity Jones (The Brutalist). "Quando ero giovane, venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Con l'avanzare dell'età, questo non accade più così di frequente e mi manca soprattutto oggi. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per festeggiare con me questo grande onore", ha detto l'attrice.
"Con questa gioia - ha continuato - la mia mente non può fare a meno di soffermarsi sull'aldilà di David Lynch. La nostra collaborazione è stata fondamentale per la mia comprensione dell'arte della recitazione. È il mio passato, tutto ciò che ho dentro, che ho portato nella mia interpretazione di Suor Agnes nel film Conclave, lavorando sotto la chiara e nitida direzione di Edward Berger, il suo incredibile cast e la sua troupe, in particolare l'incomparabile Ralph Fiennes. Grazie all'Academy, sono molto onorata", ha concluso.
Anora, The Brutalist, A Complete Unknown, Conclave, Dune: Part Two, Emilia Perez, I'm Still Here, Nickel Boys, The Substance e Wicked. Sono questi i 10 film in nomination per l'Oscar al Miglior film della 97ma edizione, annunciati oggi a Los Angeles in una cerimonia - condotta da 'attrice Rachel Sennott e l'attore e sceneggiatore Bowen Yang - più volte posticipata a causa degli incendi.
In lizza come Miglior regista ci sono Sean Baker per Anora, Brady Corbert per The Brutalist, James Mangold per A Complete Unknown, Coralie Fargeat per The Substance e Jacques Audiard per Emilia Perez.
A contendersi l'Oscar come Miglior attore protagonista ci sono Adrien Brody per The Brutalist, Timothee Chalamet per A Complete Unknown, Colman Domingo per Sing Sing, Ralph Fiennes per Conclave e Sebastian Stan per The Apprentice.
In lizza per la statuetta alla Miglior attrice protagonista ci sono Cynthia Erivo per Wicked, Karla Sofia Gascon per Emilia Perez, Demi Moore per The Substance, Mikey Madison per Anora e Fernanda Torres per I’m Still Here. Assente Nicole Kidman, che all'ultima Mostra del Cinema di Venezia si era portata a casa la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile.
In lizza come Miglior attore non protagonista Yura Borisov per Anora, Kieran Culkin per A Real Pain, Edward Norton per A Complete Unknown, Guy Pierce per The Brutalist e Jeremy Strong per The Apprentice.
Candidate come Miglior attrice non protagonista Monica Barbaro per A Complete Unknown, Ariana Grande per Wicked, Felicity Jones per The Brutalist, Isabella Rossellini per Conclave e Zoe Saldana per Emilia Perez.
In lizza per l'Oscar come Miglior sceneggiatura non originale: A Compelte Unknown, Emilia Perez, Conclave, Nickel Boys e Sing Sing. In lizza per l'Oscar come Miglior sceneggiatura originiale: Anora, The Brutalist, A real pain, September 5, The Substance.
Come Miglior film straniero sono in lizza I’m still here, The girl with the needle, Emilia Perez, Il seme del fico sacro. In lizza per l'Oscar come Miglior film d'animazione: Inside Out 2, Flow, Memoir of a snail, Walla & Gromit e The Wild Robot.
Nella cinquina della Miglior colonna sonora ci sono The Brutalist, Conclave, Emilia Perez, Wicked e The Wild Robot, mentre in lizza per la Miglior canzone originale ci sono El Mal di Emilia Perez, The Journey di The Six Triple Eight, like a bird di Sing Sing e Mi camino di Emilia Perez.
A dominare le nomination di questa edizione degli Oscar è Emilia Perez. Il musical di Jacques Audiard, che racconta la storia di un narcotrafficante che intraprende un percorso di transizione, è stato candidato in 13 categorie. Tra queste, Miglior film, Miglior regia e Miglior attrice protagonista Karla Sofia Gascon, che entra nella storia come la prima attrice trans a essere candidata all'Academy Award. Ma anche Miglior attrice non protagonista a Zoe Saldana, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior canzone originale.
A seguire con 10 nomination ci sono The Brutalist, che segue un architetto ungherese scampato all'Olocausto e immigrato in America, e Wicked, l'adattamento cinematografico dell'iconico musical di Broadway. Con 8 ci sono A Complete Unknown, il biopic su Bob Dylan e Conclave, un thriller ambientato in Vaticano. Per quest’ultimo film, Isabella Rossellini si porta a casa la sua prima candidatura come Miglior attrice non protagonista: è la decima volta nella storia per un interprete di nazionalità italiana.
Tra i nominati ha buone chance di aggiudicarsi una o più statuette il body horror 'The Substance' di Coralie Fargeat con Demi Moore. Al centro della storia, c'è un'attrice di Hollywood licenziata dalla trasmissione di aerobica, che conduceva con successo da anni, proprio il giorno del suo cinquantesimo compleanno perché il suo capo è alla ricerca di un volto giovane. In preda alla disperazione, assume un farmaco che le promette di creare una versione di lei giovane e perfetta. Speranze anche Anora, che attraverso le vicende di una sex worker racconta il tema della perdita di se stessi, dell’umanità e delle difficoltà di affrontare il mondo, lasciando da parte sogni e speranze. Grandi assenti nella cinquina della Miglior attrice protagonista sono Nicole Kidman, che all'ultima Mostra del Cinema di Venezia si era portata a casa la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile, e Kate Winslet per 'Lee', in cui interpreta l'ex modella Lee Miller diventata fotoreporter di guerra. Le statuette saranno consegnate il 2 marzo, in diretta dal Dolby Theatre di Hollywood. L'Italia può sperare di vincere con Isabella Rossellini.