Arrestati a Varsavia 120 tifosi della Lazio, in seguito a incidenti scoppiati poche ore prima della sfida di Europa League fra la formazione capitolina e il Legia. A darne notizia è l’emittente radiofonica Polskieradio, secondo cui gli ultrà biancocelesti sono stati fermati dalle forze dell’ordine dopo avere seminato il panico nel centro della città con lancio di pietre e bottiglie contro i furgoni delle forze dell’ordine. Il portavoce della polizia Andrzej Browarek ha detto che gli ultras fermati sono stati presi in custodia per l’identificazione e per essere interrogati. Ha aggiunto che erano tutti italiani e vestivano i colori della Lazio. I furgoni attaccati erano stati posizionati lungo via Marszalkowska, la strada principale della città, per garantire la sicurezzza prima e dopo la partita.

In precedenza, a finire in manette erano stati altri 17 tifosi dell’undici romano davanti a un albergo di Varsavia per aver partecipato a una rissa. Lo riporta sul proprio sito il quotidiano polacco Gazeta Wyborcza, spiegando che la polizia non ha diffuso dettagli dell’incidente. I tifosi, ha detto il portavoce della polizia di Varsavia, Mariusz Mrozek, sono stati fermati per aver violato l’ordine pubblico a seguito di alcuni “tafferugli” avvenuti davanti all’hotel. Alcune fonti hanno riferito al giornale che ai tifosi biancocelesti sono stati confiscati dei coltelli e un’ascia. Gli italiani sono arrivati nella capitale polacca per assistere alla partita di Europa League tra Legia e Lazio, in programma stasera.

“Da quanto sappiamo noi, circa 70 nostri tifosi che erano in un bar hanno chiesto di essere scortati dalla polizia di Varsavia allo stadio”, ha commentato Igli Tare, direttore sportivo della Lazio. “A questo punto la polizia li ha fermati senza nessun motivo e ora stanno verificando i documenti”. Secondo il ds biancoceleste, i tifosi fermati “non sono stati violenti“.

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