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Siamo schierati contro i partiti, che non hanno mai dato rappresentanza a quella parte sociale”. Lo afferma Lele Rizzo del Movimento No Tav, che spiega le ragioni della protesta in Val di Susa e difende coloro che sono scesi in piazza a Roma il 19 ottobre. Interviene un altro attivista del movimento, Francesco Richetto, che dà un ritratto preciso dei No Tav, costituito da persone animate da un progetto, a differenza di tanti che delegano e non vanno a votare: “La Val di Susa è un laboratorio eccezionale perché le difficoltà sono affrontate in questo modo”

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