26-2-2013: “Mi chiedi un altro numero su cui chiamare, ma uso solo quello della Corte”
Stralci della lettera inviata da Robert Schulmers Von Pernwerth – procuratore regionale del Trentino Alto Adige della Corte dei Conti – a Salvatore Nottola – procuratore generale della Corte dei Conti del Trentino Alto Adige – e a Tommaso Miele – presidente Associazione magistrati contabili.
In data 5 giugno 2012 il Presidente provinciale Luis Durnwalder si reca in visita ufficiale al Quirinale e, tra una chiacchiera e l’altra, chiede un intervento del Capo dello Stato. Dopo neppure un paio di giorni arriva una tua telefonata in cui, come prima cosa, mi chiedi se ho un numero di telefono diverso da quello della Corte su cui chiamare. No, mi dispiace, io uso solo quello. Ma ho già capito. Mi metti al corrente che la settimana entrante, ti attende un appuntamento con un personaggio importante che ti deve raccontare delle cose su di me e non vuoi essere impreparato. Mi chiedi di predisporre una relazione sulla situazione. Ma di spedirtela non all’indirizzo della Corte, ma al tuo indirizzo di posta elettronica privata. Non vuoi che resti nulla sul server della Corte. (…) Qualche giorno dopo mi chiedi di raggiungerti presso una località termale trentina perché mi devi mettere al corrente sugli sviluppi della situazione. Mi racconti del personaggio quirinalizio, che non mi nomini, ma che ti avrebbe raccontato cose su di me, pregandoti di “non prendere appunti” perché il Quirinale non voleva essere formalmente coinvolto nella vicenda. Mi dici che mi riferisci solo il 10% di quello che ti è stato detto. Ma a me basta. Mi riferisci di come si sia cercato di delegittimarmi, parlandoti di miei presunti insuccessi processuali. Mi dici di come tu abbia cercato di spiegare che ciò non è vero, (…) che stai dalla mia parte, che le pressioni le conosci, per averle subite in passato. (…) Il 29 giugno 2012 il Presidente Giampaolino è a Bolzano in occasione del giudizio di parifica. La mattina è in visita agli uffici e un collega del controllo mi riferisce che il Presidente desidera parlare con me dopo la cerimonia. (…) Mi dice che sarebbe contento di vedermi a breve a Roma. Ma io devo andare in ferie e non ci penso proprio. (…) A te, caro Procuratore generale, sicuramente non saranno sembrati tali, perché altrimenti non li avresti posti in essere. (…) A mio avviso si tratta semplicemente di ingerenze indebite, che, mi sembra chiaro, non ritengo dovrebbero esistere all’interno di una magistratura. Come ritengo altresì che quella che è stata posta in essere da parte del Quirinale, piaccia o non piaccia, sia un’altra interferenza indebita.
26-2-2013: “Tutto falso, rispetto per l’autonomia dei singoli magistrati”
Stralci – invece – della lettera di replica di Nottola allo stesso Miele.
Con riferimento alla lettera divulgata dal Procuratore Regionale Robert Schulmers tramite e-mail (…) Le affermazioni contenute nella lettera, di oggettiva gravità, per quel che riguarda la mia persona non rispondono neppure in minima parte alla verità dei fatti. Rivendico di aver sempre esercitato funzioni e prerogative, anche in sede di coordinamento previsto dalla legge, nel massimo rispetto dell’autonomia dei singoli magistrati, non sottraendomi peraltro al dovere di richiamare i Procuratori Regionali, nell’esercizio delle loro funzioni, alla massima osservanza delle leggi e della giurisprudenza costituzionale e delle regole deontologiche e professionali.(…) le riflessioni che ho rappresentato anche per iscritto a Schulmers, lungi dal costituire condizionamenti di sorta, erano manifestazione della preoccupazione istituzionale di evitare pronunce di nullità per controlli condotti “a tappeto”.
26-2-2013: “Giampaolino mi ha detto di star tranquillo altrimenti ci distruggono”
Stralci della replica di Schulmers a Miele.
Caro Presidente, meno di un anno fa, ossia a fine giugno 2012, il Presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, mi ha chiesto – nelle mie funzioni di Procuratore regionale – di stare più tranquillo nei confronti dei vertici politico istituzionali della Provincia autonoma di Bolzano, altrimenti “questi ti/ci distruggono”.
da Il Fatto Quotidiano del 3 marzo 2013