Il gup di Milano Andrea Salemme ha disposto il rinvio a giudizio di nove persone, tra cui Nicola Bravetti e Davide Jarach, rispettivamente ex presidente ed ex ad di Arner Bank e lo stesso istituto di credito nell’ambito dell’inchiesta sulla filiale italiana della banca svizzera e su Flat Point Development Limited, la società di Antigua con una sede distaccata a Torino che fu impegnata in un imponente progetto turistico nell’isola caraibica. Il processo si aprirà il 17 aprile davanti alla seconda sezione penale.
Alla società secondo gli accertamenti, tra il 2005 e il 2009, sarebbero stati versati 34 milioni di euro dagli acquirenti dei lussuosi immobili e dei quali più di 20 sono risultati provenire da conti personali e ufficiali di Silvio Berlusconi (che è estraneo all’inchiesta). Oltre a Bravetti e Jarach, (ostacolo all’attività degli organi di vigilanza), sono stati rinviati a giudizio anche l’ex sindaco Mauro Bontempelli (ostacolo all’attività degli organi di vigilanza) e l’ex commissario nominato nel 2008 dal ministero del Tesoro, Alessandro Marcheselli (ostacolo all’attività degli organi di vigilanza).
Per quanto riguarda il filone che riguarda la Flat Point, la Procura ha contestato il reato di infedele dichiarazione dei redditi all’ex presidente del cda Giuseppe Poggioli, ai consiglieri Giuseppe Cappanera ed Elisa Gamondi e a Piegiorgio Rivolta, l’architetto che ha seguito i lavori delle ville ad Antigua, tra cui anche quella dell’ex premier, e ritenuto dagli inquirenti amministratore di fatto. Secondo le indagini la Flat Point sarebbe una società esterovestita, e pertanto i suoi redditi avrebbero dovuto essere dichiarati in Italia e non ad Antigua.
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