Se qualcuno cercava l’autore della lettera-arringa che Silvio Berlusconi ha letto durante la trasmissione “Servizio Pubblico” che ha fatto infuriare Michele Santoro eccolo qui. L’ispiratore, lo scrive in prima pagina sul quotidiano Libero e lo confessa alla trasmissione radiofonica “La Zanzara” su Radio24. Filippo Facci racconta anche di aver fatto lo stesso con il presidente dell’Italia dei Valori: “E’ una richiesta che mi era già venuta altre dieci o quindici volte per colleghi che dovevano incontrare Travaglio in tv e l’ho fatto anche su Di Pietro. La parte sulle sue condanne presente su Wikipedia l’ho scritta io – spiega -. Diciamo che l’80% della lettera è farina del mio sacco, tranne l’introduzione e la parte su Montanelli che è una palese cazzata“. E sull’ex premier sentenzia: “Berlusconi leggeva una cosa di cui non capiva neanche il significato. Ma per la sua performance a “Servizio Pubblico” gli darei 8 come voto. Tutti gli altri sembravano cotti, impreparatissimi e molli”.
Sulle pagine del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro il giornalista poi ironizza: “Non è colpa mia. La letterina di Berlusconi a Marco Travaglio è la riproposizione testuale e parziale di una scheda scritta da me e, a sua volta, tratta dai miei articoli pubblicati qui”. Il giornalista spiega, nel suo “Appunto”, di essersi “limitato a spedire la scheda a un collega che non citerò, ma ripeto è tutto già pubblicato su Libero: fa eccezione solo la breve parte su Montanelli (quando il Cavaliere ha accusato Travaglio di aver causato la ‘ grande diffidenza’ di Montanelli nei suoi confronti ), di cui nulla so”. Il documento, in risposta al secondo intervento del vice direttore del Fatto Quotidiano, però è stato preparato dal pool del Mattinale – la rassegna stampa che viene preparata ogni mattina a Palazzo Grazioli sotto la supervisione di Paolo Bonaiuti, portavoce del Cavaliere. Sulle pagine di Libero Facci conclude il suo ‘Appunto’ così: “Ribadisco che io della lettera, in sé, non ho colpa. Ho un solo merito. Travaglio copia dai magistrati. Berlusconi – o chi per lui – copia dai giornalisti. E’ un progresso”.
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