Sei mesi fa la sua elezione è stata la sorpresa più eclatante della tornata delle comunali, oggi la fiducia dei suoi cittadini è immutata. Se non crescente. Parma è soddisfatta di Federico Pizzarotti, almeno stando al sondaggio realizzato da Epokè con metodo metodo Cawi (1820 contatti, 700 risposte valide, 3,5% margine d’errore e interviste via web realizzate nella seconda metà di ottobre). 

Al ballottaggio delle elezioni comunali della città Ducale, il primo sindaco eletto con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo aveva letteralmente surclassato il suo avversario Bernazzoli (candidato del centrosinistra): oltre ad aver recuperato oltre 20 punti di distacco ereditati al primo turno, Pizzarotti era riuscito a trionfare con un distacco di altri venti punti. Da allora sono passati sei mesi, eppure il consenso trasversale conquistato dal primo cittadino sembra essere a livelli altissimi: il 26% dei parmigiani dice di avere completa fiducia nel sindaco ed oltre il 30% dice di averne abbastanza. Pizzarotti fa meglio anche nel campo dei giudizi negativi, in cui la voce più estrema (nessuna fiducia) scende al 21%. Il favore incontrato da Pizzarotti, quindi, si aggirerebbe intorno al 56%. Numeri importanti che però non sono riferibili al Movimento 5 Stelle inteso come partito da votare alle elezioni. Nell’analisi delle intenzioni di voto degli abitanti di Parma, infatti, il movimento del comico genovese raggiunge il 40,1% (16 punti in meno rispetto all’indice di gradimento di Pizzarotti), dato che lo rende comunque – e di gran lunga – il primo partito dei parmigiani. Secondo si è piazzato il Pd (26,9%), desolatamente terzo il Pdl con appena il 4,7% dei consensi.

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