Il passo indietro di Berlusconi dalla candidatura a premier riavvicina l’Udc al Pdl? Pierferdinando Casini assicura che non sarà così. “Noi faremo una ‘lista per l’Italia’: alle elezioni ci saranno la lista del Pd, quella del Pdl e la Lista per l’Italia e poi Grillo. Io credo di essere sempre stato molto chiaro: il Pdl deve riflettere sul suo governo, sui suoi errori che hanno portato il Paese al rischio di una deriva greca”. Il leader dei centristi promette sostegno a Monti: “Ha salvato il Paese. Per me dopo Monti c’è Monti, non c’è Alfano o Vendola. Dovremmo chiedere a lui di continuare lavoro”. Diversa la reazione della Lega: “Il passo indietro di Berlusconi è un atto di generosità che apprezzo e che apre nuove prospettive per il futuro”, scrive sul proprio profilo di Facebook il segretario Roberto Maroni.
Matteo Renzi, sempre attraverso Facebook, sceglie invece di commentare la notizia delle primarie Pdl con una frecciata al Pd: “Sono molto felice per la democrazia italiana: è un passo in avanti non banale. Sono curioso di vedere le regole che faranno loro: non vorrei che fossero più attenti alla partecipazione di noi”. E ancora: “Vi immaginate i commenti se alle loro primarie va a votare un numero di cittadini maggiore dei nostri? In ogni caso questa scelta restituirà vigore al centrodestra. Anche per questo sarà importante per noi non dare per scontato la vittoria”. Pier Luigi Bersani, invece, rivendica la paternità delle consultazioni interne e dice: “Abbiamo indicato una strada. Le primarie del centrodestra sono una buona notizia. Ora aspettiamo quelle di Grillo”.
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