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La giornata mondiale per tutti, bambine e bambini

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Sta circolando in rete, facendo molto  discutere, un video trasmesso ieri sera durante la trasmissione Chi l’ha visto?Il filmato in questione immortala un bambino di dieci anni prelevato dalla polizia mentre si trovava a scuola, in un paese in provincia di Padova, e poi trascinato con la forza tra le urla disperate del piccolo e della zia, autrice del video. Il bimbo è vittima di una drammatica guerra tra i suoi genitori separati. 

Il video straziante e già al centro dei dibattiti televisivi e dei social network, circola per coincidenza nel giorno in cui si festeggia la Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze voluta dalle Nazioni Unite insieme all’organizzazione umanitaria Plan International. La necessità di questa giornata nasce dalla constatazione che molte di queste bambine non sono scolarizzate e sono costrette a lavorare già dall’infanzia. A sposarsi molto giovani con estranei e molto più grandi di loro. Spesso costrette a maltrattamenti e abusi. Più della metà delle ragazze, il 53%, è convinta che il marito sia autorizzato a picchiare la moglie. Seguono la tratta e la prostituzione.

L’Unicef per questa occasione si focalizza in particolar modo sulle “spose bambine” e “mamme bambine”. L’intento è quello di unirsi nell’impegno comune di mettere fine ai matrimoni precoci, una violazione dei diritti umani che ha conseguenze negative sul futuro di una bambina, tra cui l’abbandono della scuola. Secondo i dati riportati dall’Unicef, quasi 400 milioni di donne di età compresa tra 20 e 49 anni, quindi oltre il 40%, del totale, si sono sposate in minore età.  Il Times of India sottolinea che oltre il 40% dei matrimoni delle bambine avviene in India. Conseguenza di questi matrimoni precoci è il rischio di gravidanze indesiderate, con conseguenze che possono portare anche alla morte. Le ragazze tra i 10 e i 14 anni di età hanno probabilità cinque volte maggiori  – rispetto alle ragazze tra 20 e 24 anni – di morire durante la gravidanza e il parto. Nel mondo, sono circa 50.000 le morti per queste cause ogni anno. 

Purtroppo però ci rendiamo conto che i maltrattamenti non avvengono soltanto nei paesi in via di sviluppo. Ma anche in quelli dove gli umani dovrebbero essere ben istruiti. Da noi, oggi è  permesso che un bambino venga prelevato nel luogo che dovrebbe essere per lui il più sicuro e trascinato via per mani e piedi, davanti agli occhi di altri piccoli. Come una bestia.

E allora che sia la giornata mondiale per tutti, bambine e bambini, perché questi non devono essere toccati. Mai!

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