Più di 4 mesi fa la sua espulsione arrivata via blog con poche righe firmate da Beppe Grillo. Poi la chiamata di Federico Pizzarotti a Parma, per il posto di direttore generale, e lo stop  imposto da Gian Roberto Casaleggio. Oggi, Valentino Tavolazzi, primo epurato dal Movimento 5 stelle, scrive un appello direttamente al blogger genovese, chiedendo una svolta: “Centinaia di migliaia di cittadini  – scrive il consigliere di Ferrara – non vogliono che il progetto politico Movimento sia a scadenza come il latte (nel lungo periodo sì), né che sia un esperimento di marketing politico. Se anche Grillo e Casaleggio non lo vogliono, si diano una mossa per farlo camminare con le sue gambe”.

Insomma una lettera aperta che ha il sapore dell’aut aut: o si cambia o non si arriva in Parlamento. Già, perché dopo il trionfo di Parma, il prossimo traguardo ora sono le elezioni politiche dell’anno prossimo. Da settimane i sondaggi danno il Movimento in ascesa, con percentuali da secondo partito. Un potenziale che, secondo Tavolazzi, potrebbe andare perduto se non si risolvono i nodi emersi negli ultimi mesi. A partire dai problemi di democrazia interna. “Da mesi – accusa Tavolazzi – si aggiunge danno a danno, con perseveranza non comune. I riflettori dei media sono sul Movimento, ne hanno favorito l’ascesa nel consenso popolare (condizione necessaria ma non sufficiente per farlo maturare), ma ne hanno anche messo a nudo fragilità e deficit di democrazia interna”.

Dunque la scalata verso Montecitorio potrebbe essere a rischio: “Mancano pochi mesi alle elezioni politiche e non sono ancora noti criteri e modalità per completare il programma nazionale del m5s e per la scelta dei candidati. Il portale è inadeguato e il governo del movimento nelle mani degli utenti della rete’ resta una frase vuota, scritta nel non statuto. Cosa andremo a fare in parlamento? sono i post sul blog di Beppe le nostre scelte politiche su economia, lavoro, affari esteri, diritti civili, welfare, bilancio dello stato, Europa? Quando si comincia a produrre la politica nazionale del m5s in rete?”.

Tavolazzi prosegue snocciolando uno per uno i diktat arrivati in questi mesi. “La frittata è ancora sul fuoco – prosegue – i miasmi nel movimento aumentano e sono sempre più insopportabili. Dopo la cantonata presa da grillo su Ferrara e Cento, dopo l’intervento a gamba tesa di Casaleggio su Pizzarotti, per impedirgli di esercitare le sue prerogative di sindaco, ora c’è la scomunica non spiegata di poppi a Modena”.

Secondo il consigliere di Progetto per Ferrara “centinaia di migliaia di cittadini non vogliono che il progetto politico m5s sia a scadenza come il latte (nel lungo periodo sì), né un esperimento di marketing politico. Se anche Grillo e Casaleggio non lo vogliono, si diano una mossa per farlo camminare con le sue gambe. Prima o poi (spero tardi) loro non ci saranno più. Gli appuntamenti con la storia politica del paese incombono. Bisogna far crescere i cittadini che, in servizio civile e a tempo, andranno a fare i sindaci, i deputati, i consiglieri regionali ed i presidenti di regione. Pensate a tutto voi, grillo e Casaleggio? o volete farvi aiutare – conclude  – dai cittadini cinque stelle?”.

 

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