Salvo miracoli, il futurista chiude tra qualche giorno. Grazie a tutti”. Lo scrive Filippo Rossi su Facebook, giusto qualche ora fa. Quello che per qualche tempo è sembrato un rischio, ora pare si stia trasformando in certezza.

Il futurista, fondato da Filippo Rossi dopo l’esperienza esaltante di Ffwebmagazine, pare non riesca a sopravvivere. Spiace, e lo dico sinceramente, per una serie di motivi, alcuni oggettivi, altri personali.

Innanzitutto, quando chiude un giornale è sempre una brutta notizia, perché è una voce in meno in un panorama informativo che ha bisogno come l’aria di confronti tra opinioni diverse e indipendenti.

E mi spiace anche e soprattutto perché in Ffwebmagazine c’ero anche io, con un ruolo tutt’altro che marginale, e quindi so con quanta passione, a volte smodata e sanguigna, Filippo Rossi conduce le sue battaglie. Poi le nostre strade si erano divise e anche i rapporti personali sono andati deteriorandosi. Ciò non toglie, tuttavia, che in questo momento di difficoltà io senta la voglia e la necessità di dimostrare la massima solidarietà a Filippo Rossi e all’amico (nonché bravissimo giornalista) Federico Brusadelli.

Tante volte, in passato, abbiamo partecipato convintamente alle campagne di finanziamento del Manifesto, giornale di cui condividiamo poco o nulla, pur di permettergli di sopravvivere. Ora ce lo chiede il Futurista e dovremmo impegnarci affinché il sogno di Filippo Rossi, condivisibile o meno, possa continuare.

Basta un abbonamento per contribuire. Sarà la prima cosa che farò lunedì. Fatelo anche voi.

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