“Abbiamo deciso di non tenere le iniziative del 2 giugno e dedicare la giornata a un’iniziativa simbolica recandoci nei posti più toccati dal terremoto in Emilia“. Così il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, a nome di tutti e tre i sindacati confederali ha annunciato la decisione di rimandare la manifestazione già indetta per la festa della Repubblica dopo il terremoto in Emilia Romagna. Appuntamento solo rimandato quindi al 16 giugno quando Cgil Cisl e Uil scenderanno in piazza contro le decisioni del governo in materia di lavoro, fisco e welfare. Quanto al sisma, tra le strutture nazionali delle tre sigle sindacali e Confindustria è stato siglato un accordo che prevede di sostenere un impegno di solidarietà verso le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo duramente colpiti dagli eventi sismici di questi giorni, con l’attivazione di un fondo nazionale di intervento.

L’accordo prevede che il fondo sia alimentato dai contributi volontari da parte dei lavoratori pari a un’ora di lavoro e da un contributo equivalente da parte delle imprese. L’utilizzo delle risorse – comunicano i tre segretari in conferenza stampa congiunta – sarà gestito in piena trasparenza, portando alla conoscenza di lavoratori, aziende e cittadini il rendiconto delle somme raccolte e dei progetti che saranno sostenuti. A tale scopo è stato attivato, ed è già pienamente operativo, un conto corrente bancario presso la banca Carisbo sede di Bologna intestato: Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Fondo intervento a favore delle popolazioni, dei lavoratori e del sistema produttivo regione Emilia Romagna e provincia di Mantova. Per i versamenti l’Iban è il seguente: “IT11 N063 8502 4011 0000 0012 900”.

 

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