Il mondo FQ

La Cassazione: “Alfonso Papa
è ancora pericoloso”

Scrive la Suprema corte: "Il rischio di ulteriori condotte illecite (…) non è direttamente collegato alle funzioni pubbliche dalle quali Papa è stato sospeso". Il giudizio del riesame vine così definito "congruo e logico”
Icona dei commenti Commenti

Alfonso Papa è libero da più d’un mese, dopo 101 giorni trascorsi in carcere e alcune settimane ai domiciliari, eppure, secondo la corte di Cassazione, il “pericolo di recidiva” messo in evidenza dal tribunale del Riesame si basa su una motivazione “congrua e logica”. La sentenza è del 27 gennaio e l’uomo chiave della cosiddetta “P 4” – con Luigi Bisignani che ha già patteggiato la pena – resta potenzialmente recidivo, come ritiene il Riesame, “dal momento che ha continuato a mantenere relazioni e rapporti con politici, nonché con imprenditori coinvolti nelle vicende”.

Scrive la suprema corte: “Secondo l’ordinanza (impugnata da Papa, difeso dall’avvocato Giuseppe d’Alise ndr) si è ritenuto che il rischio di ulteriori condotte illecite (…) non sia direttamente collegato alle funzioni pubbliche dalle quali Papa è stato sospeso, ma sia reso probabile da una permanente posizione soggettiva che gli consente di continuare a porre in essere condotte antigiuridiche, aventi lo stesso rilievo, e offensive della stessa categoria di beni e valori di appartenenza del reato commesso”.

La Cassazione conferma il giudizio – “La motivazione appare congrua e logica” – e rigetta parzialmente il ricorso di Papa, rinviando il tutto al Riesame di Napoli che, in astratto, potrebbe nuovamente chiedere il carcere. Ipotesi di scuola, considerato che, su quest’eventuale richiesta, dovrebbe tornare a pronunciarsi prima la Cassazione e poi il Parlamento. Ipotesi di scuola, infine, per un altro motivo essenziale: molti dei capi d’imputazione, sui quali Papa aveva presentato ricorso per le misure caute-lari, dalla Cassazione sono stati annullati, in ben tre sentenze, a partire dall’associazione per delinquere per finire alla ricettazione.

da Il Fatto Quotidiano del 7 febbraio 2012

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione