Sono tre le inchieste che quest’estate hanno riscaldato il clima di Parma. Prima Green money, che ha portato all’arresto di 11 persone tra funzionari, dirigenti comunali e imprenditori. Poi Easy money, che ha portato in manette altre 4 presone, tra cui un assessore della giunta comunale. Infine, quella aperta sull’Ospedale vecchio, che vede indagata tutta la giunta per abuso di ufficio e favoreggiamento dell’azienda Pizzarotti.

Se in Comune è tutto un fuggi fuggi, in cui non si riesce più a prendere seriamente nemmeno un consiglio comunale, interrotto da polemiche e litigi inutili tra cariche istituzionali e segretari comunali (è cronaca di oggi il litigio tra Elvio Ubaldi e il segretario Michele Pinzuti), la magistratura sta portando avanti le sue indagini a suon di interrogatori. Interrogatori che a quanto pare stanno portando a grossi risultati: a chi “vuota il sacco”, sottoponendosi a interrogatori con il pm Paola Dal Monte, nel giro di qualche settimana vengono concessi gli arresti domiciliari.

Così è successo a Gian Vittorio Andreaus, presidente della Sws (student work service) che dopo due giorni di interrogatori fiume è potuto tornare a casa dal cacere di Ravenna. Così è successo precedentemente agli imprenditori Norberto Mangiarotti, Gianluca Facini e all’investigatore privato Lupacchini. Così è poi successo all’ex comandante della polizia municipale di Parma, Giovanni Maria Jacobazzi. E a breve si aspetta la scarcerazione di Tommaso Mori, vicepresidente di Sws, e Carlo Iacovini, ex dirigente comunale del settore marketing.

Il primo, infatti, ha sostenuto due volte il colloquio con il pm Dal Monte, durato la prima volta 8 ore, la seconda 6. E proprio in questi giorni si è verificato il primo colloquio (prima si era rifiutato di rispondere, ndr) con Carlo Iacovini: l’amico d’infanzia del sindaco Pietro Vignali ha parlato dalle 9 alle 19 assistito dall’avvocato Mario Bonati. E a quanto pare ha rifiutato tutte le accuse tirando in ballo nomi illustri non ancora entrati nell’inchiesta Green money. Nei prossimi giorni, invece, saranno ascoltati Emanuele Moruzzi, dirigente del servizio ambiente, e Enrnesto Balisciano, ex presidente della partecipata Engioi.

Dall’altro lato si sta portando avanti anche l’inchiesta Easy money che vede in carcere l’assessore Giovanni Paolo Bernini, il suo braccio destro Paolo Signorini, l’imprenditore nel campo della ristorazione Mauro Tanara e ai domiciliari Antonio Martelli, imprenditore edile. Bernini all’interrogatorio di garanzia si è valso della facoltà di non rispondere, mentre domani sarà ascoltato dalla pm per la prima volta.  Ha già parlato per sei ore invece il funzionario comunale Paolo Signorini, che probabilmente molto presto presenterà istanza di scarcerazione. Tutti rimane fermo invece per quanto riguarda il fronte dell’ospedale vecchio, dove però i legali degli ormai ex assessori si dicono tranquilli, in quanto si tratta di un’iscrizione al registro degli indagati dovuta dopo la firma della delibera sulla riqualificazione della struttura.

Il tutto mentre Parma si prepara ad accogliere l’arrivo del commissario, che avverrà nei prossimi giorni. Tra i nomi dei papabili ci sono quelli di Attilio Ubaldi e Michele Formiglio, già funzionari della prefettura, oltre ad Anna Maria Cancellieri, che ha già ricoperto lo stesso ruolo a Bologna.

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