Nella tarda serata di ieri,l’ingresso del circolo Galvani del Pd di via Orfeo, nel pieno centro di Bologna, quello al quale è iscritto Romano Prodi, è stato imbrattato con una croce celtica disegnata con pennarello indelebile e alcuni fogli incollati riportanti vignette contro il candidato a sindaco del centrosinistra, Virginio Merola.

L’episodio è stato denunciato dal partito “un atto vile vile – ha detto il segretario Raffele Donini – un gesto contrario al dialogo libero e democratico tra forze politiche e sociali, che come Pd abbiamo sempre promosso e difeso. Auspico che la magistratura possa fare presto luce sull’accaduto”.

“Un chiaro segno – ha detto il segretario dell’unione Pd Santo Stefano Fabio Giunta – di un clima di intolleranza montante, espressione dell’avanzamento di una destra estrema che va da Berlusconi a CasaPound, che ha proprio qui vicino la sede e un candidato per il Consiglio di Quartiere nella lista di Pdl e Lega. Ricordo che nel nostro Circolo sono iscritti Romano Prodi, Carlo Galli, Gianni Sofri, Giuseppe Campos Venuti, Antonio La Forgia, Gian Mario Anselmi. Ha, perciò, un forte valore simbolico che, evidentemente, viene ritenuto un obiettivo da colpire e infangare da parte di una destra intollerante che avverte il Pd non come un semplice avversario politico, ma come un nemico da distruggere”.

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