Esce oggi nelle sale il nuovo film di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese che porta sul grande schermo la maschera di Cetto La Qualunque col suo “Cchiù pilu pe’ tutti”. “Cetto è un moderato – spiega Albanese – la politica italiana lo ha superato ampiamente”. Il film racconta la roccambolesca campagna elettorale di un politico impegnato a lottare contro la legalità che minaccia i suoi interessi. E il suo slogan “basta con la giustizia!” strizza l’occhio alle reazioni del nostro premier. “Non è un film su Berlusconi – assicura il regista Giulio Manfredonia – ma è arrivato il momento di seppellirli con una risata”. Inserito nella sezione ‘panorama’, ‘Qualunquemente’ parteciperà all’edizione 2011 del Festival di Berlino. “Ma attenzione – avverte Albanese – di pilu si può morire”
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Pilu, “Cetto più moderato di Silvio”. Arriva Qualunquemente
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- 11:47 - Corruzione: Rotondi, 'il fascismo è l'Italia che non vuole i partiti'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "Il finanziamento pubblico dei partiti lo ha abolito l’anticasta, quello privato le Procure. In pratica c’è un’Italia che non vuole i partiti. E il fascismo lo cercate dalle parti del Governo?". Lo afferma Gianfranco Rotondi.
- 11:46 - Bari: deputati Pd Puglia, 'D'Attis dimostra scopovendicativo convocazione Emiliano'
Roma, 10 amg. (Adnkronos) - "D’Attis, ancor prima dell’inizio dell’audizione di Michele Emiliano, ci ricorda con una battuta all’entrata della Commissione, l’unico motivo per cui il Presidente della Regione Puglia è stato convocato oggi: il pregiudizio e il sentimento di vendetta nei suoi confronti. A quelli come D’Attis non interessa ascoltare le parole di Emiliano. A loro interessa solo avere un’altra occasione di strumentalizzazione e attacco politico. Anche perché, giudicare dai toni che usa con Emiliano e Toti, sembra che ad essere arrestato per reato gravissimi sia stato il primo". Così i deputati pugliesi del PD Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi.
- 11:44 - Agricoltura: Foglio, 'Quirinale 'boccia' decreto Lollobrigida, incongruenze nel testo
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - Dal Colle rilievi sul decreto Agricoltura del ministro Francesco Lollobrigida, nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri di lunedì scorso. Lo scrive il Foglio online, in un articolo in cui si sottolinea come "da quanto risulta al Foglio gli uffici legislativi del Colle hanno rilevato tre incongruenze nel testo". "La prima -scrive Simone Canettieri- riguarda l’accorpamento della società Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (Sin) nell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Non ci sono i requisiti per la decretazione d’urgenza, secondo il Quirinale". Inoltre "lo staff del presidente Sergio Mattarella ha sottolineato alcuni passaggi sui pannelli solari e sullo spostamento di un corpo dei carabinieri dal ministero dell’Ambiente a quello dell’Agricoltura". "Se Lollobrigida non farà un passo indietro, il presidente non firmerà la legge", si legge ancora.
- 11:43 - Milano: Gori, 'aggressore poliziotto doveva essere rimpatriato, no colpe a sindaci'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "L'agente accoltellato ieri davanti alla stazione di Lambrate, a Milano, non è ancora fuori pericolo. Forza Christian, dunque, il primo pensiero non può che essere questo". Così Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e candidato Pd alle europee, su twitter. Quindi aggiunge Gori: "Hassan Hamis, il cittadino marocchino che mercoledì sera ha accoltellato un poliziotto davanti alla stazione di Lambrate, a Milano, aveva diversi precedenti per aggressione. Da tempo era stato fatto oggetto di un provvedimento di espulsione e ancora qualche giorno fa era stato fermato su un treno con un coltello. Avrebbe dovuto essere rimpatriato, e invece era ancora qui. Fanno la voce grossa sugli immigrati, respingono i profughi, discriminano i richiedenti asilo, e non espellono una persona chiaramente pericolosa. Che non provino a dar la colpa ai sindaci".
- 11:41 - Senato: facciata P.Madama illuminata di viola per giornata mondiale Fibromialgia
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - Il Senato della Repubblica aderisce all'iniziativa della Giornata Mondiale della Fibromialgia. La facciata di Palazzo Madama sarà illuminata con il colore viola dalle ore 21 di domenica 12 maggio fino all'alba del giorno dopo, lunedì 13.
- 11:40 - Giornata infermieri, Fnopi: "Recuperare il senso del nutrire come cura"
Roma, 10 mag. (Adnkronos Salute) - “Quest'anno abbiamo deciso di recuperare il senso profondo etimologico della parola nurse”, infermiere in inglese, “che deriva dal francese antico e, a sua volta, dal latino ‘nutrix’, che è nutrire”. Infermiere è quindi chi “nutre, assiste, sta vicino, alleva. Sono 460 mila gli infermieri, di cui 9 mila pediatrici. Il 76% sono donne. Il primo pensiero va quindi a tutte le colleghe, donne e infermiere, che curano, che si prendono cura, che nutrono e che allevano”. Così Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale Federazione ordini e professioni infermieristiche (Fnopi), all’Adnkronos spiega il significato del tema ‘Nutriamo la salute’ scelto per la giornata internazionale dell’infermiere che si celebra il 12 maggio, anniversario della nascita - il 12 maggio 1820 - di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne.
“Vogliamo tornare alle nostre origini - continua Mangiacavalli - al senso profondo del prendersi cura di chi ha bisogno, delle persone che arrivano all'attenzione degli infermieri”, ma anche “dei loro caregiver e familiari per fare in modo che la relazione diventi cura, che chiunque entra in contatto con un infermiere si senta accudito e nutrito dal punto di vista della relazione e dal punto di vista delle competenze tecnico-scientifiche”.
In questa giornata, “nei diversi territori - spiega la presidente della Federazione - gli ordini, i consigli direttivi e le commissioni d'Albo si organizzano per coinvolgere, in iniziative locali, i cittadini e le istituzioni, e far conoscere meglio la professione infermieristica. Sono iniziative culturali, scientifiche e istituzionali” che avvicinano giovani, adolescenti e famiglie al “senso profondo del prendersi cura e del nutrire. Siamo consapevoli di aver scelto uno slogan che è impegnativo - osserva Mangiacavalli - non solo dal punto di vista etico-deontologico, ma anche istituzionale e professionale. Abbiamo un Servizio sanitario nazionale straordinario” che per funzionare però ha bisogno di “nutrire i professionisti, perché sono il capitale intangibile. Senza i professionisti” sanitari, ma anche tecnico e amministrativi, “il nostro Ssn non potrebbe esistere così come lo conosciamo. Ed è importante che questo concetto entri in tutte le agende politiche e istituzionali, perché abbiamo bisogno di mantenerlo, di allevarlo, di custodirlo. La Costituzione, con l'articolo 32 - sottolinea Mangiacavalli - ha sancito un principio fondamentale”, quello alla salute. Il Ssn non deve quindi essere considerato “alla stregua di un costo della pubblica amministrazione, ma è uno degli elementi che, insieme all'istruzione e alla difesa, ci ha portato ad essere il secondo paese più longevo al mondo, dopo il Giappone”.
Lo slogan di ‘Nutrire la salute’, aiuta anche a riaccendere “i riflettori sulla profonda crisi che, come federazione, abbiamo denunciato e che si è esacerbata con la carenza importante di personale negli anni del Covid ma che, ovviamente”, era latente “da molto tempo - chiarisce Mangiacavalli - Come abbiamo sempre detto e scritto, il numero di infermieri era insufficiente”, anche prima del Covid. “Semplicemente non venivano assunti e per questo”, negli anni “molti colleghi, circa 30 mila, sono andati all'estero dove c'è uno sviluppo di carriera, un riconoscimento delle competenze specialistiche, che in Italia non c'è ancora”. Negli altri Paesi è riconosciuta infatti “una autonomia di esercizio professionale, dovuto anche a un lungo percorso di studi e di specializzazione che. in Italia, ancora manca, oltre ovviamente agli oggettivi riscontri giuridici ed economici”.
A tale proposito “abbiamo bisogno di lavorare, e su questo c'è un forte impegno concreto, del ministero della Salute e del ministero dell'Università - precisa la presidente Fnopi - affinché la formazione possa essere ulteriormente qualificata verso le lauree magistrali con un indirizzo clinico specialistico e poter essere abilitati a esercitare anche delle competenze specialistiche avanzate. Ma c'è bisogno anche di lavorare sulle condizioni di esercizio, al di là dell'esercizio pubblico dipendente, e ampliare la possibilità ad altre forme di esercizio” come “nella convenzionata e nella libera professione” togliendo gli attuali “ vincoli” affinché “la professione infermieristica, nel Servizio sanitario nazionale - conclude - possa esprimere tutte le sue potenzialità”.
- 11:36 - Libri: esce 'A tavola con De Nittis Italien, peintre, gourmet (e i suoi amici)' di Nino Vinella
Milano, 10 mag. (Adnkronos) - Presentato a Milano in anteprima nazionale il libro "A tavola con De Nittis Italien, peintre, gourmet (e i suoi amici)" del giornalista e scrittore Nino Vinella, barlettano come il celebre artista, nella conferenza tenutasi in Palazzo Reale quale evento correlato alla mostra "De Nittis pittore della vita moderna" in svolgimento con successo di pubblico fino al 30 giugno.
Introdotto da Domenico Piraina, direttore cultura del Comune di Milano e di Palazzo Reale, l'incontro è stato salutato dagli interventi del presidente dell'Associazione regionale pugliesi Milano, Camillo de Milato, del presidente della Commissione Consiliare Cultura del Comune di Barletta, Ruggiero Fiorella, e del fiduciario per la Lombardia del Comitato italiano pro Canne della Battaglia ODV, Antonio Luzzio.
Moderatore lo studioso di tradizioni popolari Giuseppe Selvaggi, la presentazione dell'originale tematica denittisiana da parte dell'autore Nino Vinella (con la voce narrante di Edilberto Giannini e le incursioni teatrali in abiti Ottocento degli attori Alessandro Tacconi e Maria Carolina Nardino) si è rivolta ad un'attenta ed affollata platea di partecipanti.
Pennellate di vita artistica, divagazioni gastronomiche, atmosfere e suggestioni tra Italia, Francia e Inghilterra di metà e fine Ottocento. Così è stata raccontata la figura di De Nittis e della moglie Leontine attraverso le opere del celebre artista e di quelle serate del sabato che si svolgevano nella loro casa di Parigi, apprezzate da tutti per l’atmosfera informale, la vivacità della conversazione, la buona musica e il cibo davvero squisito, cucinato dal padrone di casa.
Oltre agli amici di sempre, come i due fratelli Goncourt, Desboutin, Daudet, Manet, Degas, Caillebotte, Claretie, passarono da quelle stanze gioiose personaggi come Oscar Wilde, Zola, Dumas figlio, Burty, Forain, Legros, Stevens, Tissot, la principessa Mathilde Bonaparte, Gustave Doré, Huysmans, Leconte de Lisle, Maupassant.
E poi, naturalmente, gli italiani di passaggio da Parigi. Tra tutti, Diego Martelli, il grande critico sostenitore dei Macchiaioli e appassionato degli Impressionisti, che ci ha lasciato una straordinaria descrizione di quella “casa di un parigino vero, di quei parigini che vengon magari battezzati a Barletta, ma che sono legittimi”.
A questa testimonianza vanno aggiunte altre, come quella entusiasta di Edmond de Goncourt che, nel suo celebre Journal, memorabile cronaca di quegli anni straordinari, ci ha restituito ogni momento di quelle cene “davvero incantevoli”, tra lo scintillare delle foukousas giapponesi, “che sono come delle macchie luminosissime e molto allegre sui muri” e il profumo della “grande piattata di maccheroni” che “cucina lui stesso, nella sua veste di napoletano.
De Nittis, fin dai suoi inizi a Napoli e durante la sua esperienza alla Scuola di Resina, si dedica alla pittura en plein air, praticata direttamente all’aperto anziché in studio. Questa pratica, nata nella metà dell’Ottocento, rappresenta una sfida alla tradizionale educazione accademica basata sulla lezione in aula, con la copia dei modelli e il lavoro in studio.
A Parigi, De Nittis stringe rapporti con artisti come Manet, Caillebotte e soprattutto Degas, con cui instaura una profonda amicizia basata su stima reciproca e ammirazione. È proprio Degas a invitarlo a partecipare alla prima mostra degli Impressionisti nel 1874, presso lo studio del fotografo Nadar, dove De Nittis presenta cinque opere, principalmente esempi di pittura en plein air, tra cui due vedute del Vesuvio.
La pittura all’aria aperta rappresenta il punto di incontro tra De Nittis e l’Impressionismo. La tavolozza si illumina con toni vividi, la pennellata diventa più libera e meno dettagliata, i volumi sono costruiti non attraverso il chiaroscuro, ma tramite il contrasto cromatico. Le composizioni si aprono e acquistano ariosità; gli intensi effetti di controluce, le trasparenze e le ombre colorate mostrano le continue ricerche sulla luce.