Evitare di aprire porte e finestre“. E’ l’invito del Comune di Torino dopo che la concentrazione di polveri sottili Pm10 è schizzata a 114 microgrammi al metro cubo, oltre il doppio del limite (50). “In una situazione così critica” l’assessorato all’Ambiente invita i cittadini ad adottare una “serie di precauzioni“: evitare attività fisica e prolungata all’aperto e, in particolare per anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie, rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando anche di aprire porte e finestre.  Per gli spostamenti a piedi o in bicicletta, l’esortazione del Comune di Torino è di “farlo per il più breve tempo possibile muovendosi lontano dalle vie più trafficate”.

Da ieri a Torino è bloccato, dalle 8 alle 19, il traffico di tutte le auto private fino ai diesel Euro 4 compresi, ma sabato il divieto sarà con ogni probabilità esteso agli Euro 5. “Le misure restrittive adottate in questi giorni – spiega l’assessore Alberto Unia – rispondono in primo luogo alla necessità di tutelare la salute di tutti. Per questo motivo, pur consapevole che occorra sopportare qualche disagio, raccomando di rispettare le disposizioni relative alle limitazioni al traffico e, per quanto riguarda il riscaldamento degli ambienti, ricordo che la temperatura non dovrebbe superare i 19 gradi (con tolleranza di 2 gradi) nelle abitazioni e in spazi ed esercizi commerciali”.

La situazione dello smog a Milano, con i livelli di pm10 oltre i limiti consentiti, “nel lungo termine è intollerabile, per questo servono misure strutturali” dice il sindaco Beppe Sala, ha detto a margine della conferenza dei sindaci metropolitani. A Milano da martedì è attivo il blocco del traffico per i veicoli più inquinanti e l’obbligo di abbassare di un grado la temperatura nelle abitazioni. Il sindaco questo fine settimana sarà a Parigi per il vertice delle città C40, le metropoli mondiali. “Io penso che a valle di questa due giorni di lavoro verranno fuori delle proposte di lungo termine, che potrebbero cambiare radicalmente la situazione della città in termini di tipologie di auto, di mezzi anti inquinamento. L’unica via che vedo è, da un lato condividere questa battaglia con le grandi città, dall’altro qualcosa che non sia un buttar la palla avanti, ma dia i tempi giusti alla città per adeguarsi”. Questa battaglia il sindaco di Milano la vorrebbe condividere in particolare “con le città europee che si stanno impegnando sul tema dell’inquinamento, come Londra e Parigi“.

In Lombardia, spiega l’Arpa, il superamento della media provinciale di 50 microgrammi al metro cubo resiste da 8 giorni nelle province di Milano, Monza, Mantova, Bergamo, Brescia e da 9 in quelle di Lodi e Cremona. Leggermente meglio – si fa per dire – a Pavia (5 giorni di sforamento), Varese (2), Como e Lecco (1). La media provinciale di Milano si attesta su 90 µg/m³. Secondo le previsioni elaborate dal Servizio meteorologico regionale dell’Agenzia, fino a sabato le condizioni meteo resteranno invariate, dunque lievemente favorevoli all’accumulo degli inquinanti. Domenica invece tendenza a condizioni meteo più favorevoli alla loro dispersione, grazie all’alta pressione che subirà un lieve indebolimento con un conseguente peggioramento del tempo già dalle prime ore della giornata. Fino a sabato vento generalmente debole sulla Pianura con qualche temporaneo rinforzo da est nella serata di oggi sulla media e bassa pianura. Domenica invece possibile rinforzo del vento da Nord in particolare nella seconda parte della giornata.

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